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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Molinetto / Via la Spezia

Cna, lavoratori in presidio in via Spezia: "Vergogna, no alla disdetta del contratto"

Il Jobs Act si fa sentire anche a Parma. Sciopero e presidio dei lavoratori della Cna in via La Spezia. Stamattina i dipendenti sono scesi in strada per protestare contro la decisione della direzione aziendale di disdire il contratto nazionale e quello aziendale. Vanna Fontanesi, Rsa: " In un solo colpo hanno distrutto anni di rapporti sindacali corretti"

Il Jobs Act si fa sentire anche a Parma. Sciopero e presidio dei lavoratori della Cna in via La Spezia. Stamattina i dipendenti sono scesi in strada per protestare contro la decisione della direzione aziendale di disdire il contratto nazionale e quello aziendale. I lavoratori, riuniti in presidio hanno attraversato le strisce pedonali di via Spezia con bandiere e fischietti allo scopo di diffondere informazioni sulla loro protesta. Lo sciopero è stato proclamato da Filcams Cgil e da Fisascat Cisl che "ritengono inaccettabile la condotta della direzione aziendale che annulla decenni di contrattazione e di corrette relazioni sindacali. La direzione di Cna vuole scaricare sui trattamenti dei dipendenti un presunto recupero di costi, quando in realtà la struttura di Parma non ha mai dichiarato una situazione di crisi, sulla quale avremmo cercato un confronto costruttivo come avviene in tutte le altre realtà produttive". Per i lavoratori, circa 100 nella varie sedi di Parma, si parla di una riduzione di stipendio -con l'arrivo del nuovo contratto- di circa 400 euro. 

 

Cna, lavoratori in presidio in via Spezia

"Siamo in sciopero perchè è stato disdetto il contratto nazionale di lavoro e anche l'integrativo aziendale -dichiara Vanna Fontanesi dell'Rsa della Cna di Parma. In un solo colpo hanno distrutto anni di rapporti sindacali corretti e viene applicato il Jobs Act perchè attraverso l'applicazione di un altro contratto ci sarà una riduzione salariale e die dei diritti dei lavoratori. Dal commercio infatti si passa al contratto della grafica artigiana. In più è previsto un demansionamento, ovvero tutto quello che è la politica di Renzi. Ci opponiamo anche perchè come addetti abbiamo un'altra professionalità che mettiamo a disposizione degli artigiani e delle aziende che si rivolgono a noi. Con un solo atto da parte dell'azienda è stato cancellato un approccio che per noi era fondamentale, ovvero quello di seguire gli interessi dei nostri associati nel modo più idoneo". 

LA REPLICA DELLA CNA. "Con riferimento alle notizie pubblicate in data odierna su diversi media, mediante le quali si dà notizia della protesta dei lavoratori di CNA davanti alla sede dell’Associazione contro la disdetta del contratto nazionale decisa unilateralmente dalla Direzione aziendale, la medesima Direzione aziendale è, per chiarezza e correttezza di informazione, a precisare quanto segue:  in data 13 Maggio 2014 e stato sottoscritto a livello nazionale, dalle Organizzazioni datoriali artigiane e dalle maggiori Organizzazioni sindacali il contratto collettivo aziende artigiane della comunicazione (c.d. CCNL – AC) che contiene la previsione che tale accordo possa essere applicato anche ai dipendenti delle Confederazioni datoriali dell’artigianato a tutti i livelli - In presenza di tale accordo contrattuale, la Direzione provinciale di Cna Parma ne ha deliberato l’applicazione ai propri dipendenti,  rendendosi comunque, e fin da subito, disponibile ad individuare con le OOSS  dei lavoratori, un percorso di negoziazione contrattuale finalizzato ad armonizzare entro il 31/12/2014 i trattamenti economici e normativi conseguenti al diverso contratto collettivo di riferimento. Confermiamo con la presente, anche attraverso gli organi di stampa, l’invito e la disponibilità all’apertura di un tavolo di trattativa finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di cui in precedenza, tavolo di confronto che in ogni modo, non potrà e nè dovrà essere subordinato al ritiro della disdetta  che a suo tempo CNA ha formalizzato".

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