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Cronaca

Spacciavano cocaina ai giovanissimi in centro, sgominata banda italo-albanese: sei misure cautelari

Il gruppo criminale utilizzava anche minorenni per l'approccio con i ragazzi nelle zone via Gramsci, via Trieste e nel quartiere Pablo: tre pusher sono finiti in carcere, divieto di dimora nella nostra provincia per gli altri tre 

Spacciavano cocaina ai giovani e giovanissimi in centro storico a Parma, utilizzando anche alcuni ragazzi minorenni come 'cavallini', probabilmente per approcciare meglio i potenziali consumatori loro coetanei. E' questa la pesante accusa nei confronto di sei persone, italiane ed albanesi, nei confronti delle quali sono state emesse sei misure cautelari: per tre presunti pusher si sono aperte le porte del carcere, agli altri tre è stato applicato il divieto di dimora in provincia di Parma. Gli arresti sono stati eseguiti dai poliziotti della squadra mobile, in esecuzione di un provvvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Parma su richiesta della Procura della Repubblica. 

Nella mattinata del giorno 25 novembre 2022 Ufficiali ed Agenti della Squadra Mobile di Parma hanno dato esecuzione ad un provvedimento di applicazione di sei misure cautelari personali emesso dal Tribunale di Parma - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari - a seguito dell’accoglimento della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica. 

Delle sei persone destinatarie del provvedimento, tre sono stati colpiti dalla misura della custodia cautelare in carcere, mentre altri tre dalla misura del divieto di dimora nella provincia di Parma. I destinatari della custodia cautelare in carcere sono tre cittadini albanesi, M.A. di 45 anni; N. E. di 32 anni e B. R. di 20 anni. I destinatari della misura cautelare del divieto di dimora sono due italiani, rispettivamente M. E, classe 1982 e T. M. classe 1978, ed un cittadino albanese; C. A. classe 1969. 

I reati contestati, a vario titolo, a tutti gli indagati sono quelli di cessione e detenzione di sostanza stupefacente. L’attività di polizia giudiziaria delegata -iniziata nel marzo del 2020 e svolta dagli operatori della Squadra Mobile di Parma tramite intercettazioni telefoniche nonché servizi di osservazione- ha consentito di portare alla luce un fitto traffico di sostanza stupefacente che sarebbe stato attuato da cittadini di origine italiana ed albanese.

Secondo la provvisoria ipotesi di accusa, gli stessi, dopo aver ricevuto approvvigionamenti di sostanza stupefacente del genere cocaina, avrebbero provveduto a cederla ai loro acquirenti, utilizzando in particolar modo, come luoghi di vendita della droga, le zone di via Gramsci, via Trieste e il quartiere Pablo.

Le consegne sarebbero state effettuate in qualsiasi ora della giornata, approfittando della presenza di numerosi bar nella zona, il che permetteva agli indagati di reclutare facilmente i loro acquirenti. Uno dei destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, nello svolgimento dell’illecita attività di spaccio, si sarebbe avvalso anche dell’ausilio di ragazzi minorenni, incaricati di procedere materialmente, per suo conto, alla cessione dello stupefacente nelle zone del centro cittadino, altamente frequentate nel fine settimana da ragazzi di altrettanta giovane età. 

In occasione delle operazioni esecutive, la Squadra Mobile ha, inoltre, tratto in arresto in flagranza di reato uno dei destinatari delle misure disposte dal Giudice per le Indagini preliminari in quanto trovato in possesso di un chilo e mezzo di hashish. Gli indagati sono ora a disposizione della Autorità Giudiziaria, cui potranno rappresentare la propria linea difensiva nel corso degli interrogatori di garanzia. 

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