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Cronaca

“Code agli uffici postali: una situazione inaccettabile”

La Cgil con un comunicato: “Si rivedano gli orari di apertura e garantisca attenzione alle fasce più deboli ed esposte ai rischi della pandemia”

"In seguito alle segnalazioni che ci sono giunte e alle notizie riportate anche dalla stampa relative ai problemi che si sono evidenziati in alcuni uffici postali del territorio, in particolare della Bassa, ci preme sottolineare come Sindacato Pensionati CGIL, il fatto che le lunghe code alle Poste creino disagio in particolare alla popolazione anziana. Riteniamo inaccettabile, ancor più in periodo pandemico, che si obblighino persone fragili a sostenere tempi di attesa così lunghi, al freddo e in potenziale situazione di assembramento". Così la Cgil di Parma interviene sulla questione delle lunghe code negli uffici postali, richiedendo a Poste Italiane di rivedere gli orari di apertura e garantire più attenzione alle fasce deboli ed esposte per il rischio legato alla pandemia. 

"Crediamo sia opportuno indagare le ragioni di questo disservizio: l’apertura di un numero esiguo di sportelli è una scelta di Poste Italiane o è dovuta a una carenza di personale dovuta a un problema di contagi? Nel secondo caso chiediamo che i tempi di sanificazione degli ambienti siano il più celeri possibile, per garantire l’accesso in sicurezza agli utenti.

Lo Spi Cgil di Parma ribadisce l’essenzialità del servizio per tutta la popolazione, ma chiede anche che si presti maggiore attenzione alla fascia più anziana che mensilmente si reca in posta per il ritiro dell’assegno pensionistico. Non troviamo corretto che queste persone non siano messe in condizione di esercitare un loro diritto fondamentale senza incappare in lunghe code in piedi, all’aperto e, ribadiamo, in potenziale pericolo di assembramento. Ci uniamo quindi all’appello dei sindaci del territorio, per una gestione più ponderata degli orari e giorni di apertura degli uffici in cui si sono presentate la maggiori criticità".

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