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Cronaca

Favia: "Uscire da Parma in Europa, coordina il figlio del direttore"

Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle chiede al Collegio Europeo di uscire dall'associazione: "Quale giudizio esprime la Regione sulla scelta della Fondazione di finanziare questa attività?"

La Fondazione ‘Collegio europeo di Parma’ - scrive il consigliere Giovanni Favia del Movimento 5stelle in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale - è una scuola superiore universitaria, con sede a Parma, di cui è socio fondatore anche la Regione Emilia-Romagna. Nel tempo, - segnala il consigliere - la Fondazione ha ampliato i propri obiettivi primari costituendo l’associazione ‘Parma in Europa’, insieme alla Camera di Commercio e all’Unione parmense industriali, con sede a Bruxelles, allo scopo, tra l’altro, di monitorare, selezionare e trasferire sul territorio strumenti e opportunità messe a disposizione dalla UE per sostenere l’internazionalizzazione del sistema imprenditoriale locale.

I nuovi obiettivi, tuttavia, si discosterebbero - a parere di Favia - dalle finalità previste dalla legge regionale con cui la Regione veniva autorizzata a partecipare alla costituzione della Fondazione, che sono quelle di favorire la formazione di esperti nelle materie relative ai diversi settori di attività del’Unione europea e di svolgere attività di formazione, ricerca e divulgazione scientifica e didattica sulle tematiche europee. Il Collegio, inoltre, secondo l’esponente del M5s, non avrebbe ottenuto gli “auspicati vantaggi” dalla costituzione dell’associazione, nonostante la Fondazione versi annualmente 18.000 euro all’associazione 'Parma in Europa' e riceva “regolarmente” dalla Regione la quota di partecipazione di 50.000 euro, oltre a “consistenti somme per ripianare le perdite di esercizio (ultimamente intorno ai 100.000 euro annui)”.

Favia aggiunge che, dall’ultimo consiglio di amministrazione della Fondazione, sarebbe emerso che il deficit di bilancio si connoterebbe come “strutturale”, che 'Parma in Europa' sarebbe coordinata “dal figlio del direttore scientifico del Collegio europeo” e che il rappresentante della Regione in seno al Cda non avrebbe sollevato nel merito “alcuna obiezione”.

Il consigliere chiede quindi alla Giunta quale giudizio esprima sulla scelta della Fondazione di finanziare attività svolte dal figlio del direttore scientifico del Collegio, se ritenga che siano rispettate le finalità previste dalla norma costitutiva della Fondazione e se non consideri opportuno, viste le “consistenti risorse” liquidate alla Fondazione, l’uscita immediata della stessa Fondazione dall’associazione ”Parma in Europa”. ".

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