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Cronaca Centro / Borgo del Parmigianino

Colombo imprigionato in un edificio della curia. Enpa: "Liberato dopo tante difficoltà"

Fine settimana movimentato per i volontari dell'Enpa che hanno trovato qualche difficoltà nel riuscire ad accedere all'edificio e a liberare il colombo imprigionato

Colombo imprigionato in un edificio della Curia di Parma. Fine settimana movimentato per i volontari dell'Enpa che hanno trovato qualche difficoltà nel riuscire ad accedere all'edificio e a liberare il colombo imprigionato. 

IL RACCONTO DELL'ENPA. "Una piccola task force quella che, impegnata nei giorni di sabato e domenica scorsi, 4 e 5 maggio 2013, si è mobilitata per il salvataggio di un colombo imprigionato, dopo lavori strutturali, in un sottotetto di un edificio di proprietà della Curia di Parma. La segnalazione arriva di sabato mattina da parte di una cittadina le cui finestre guardano direttamente sul tetto dell'edificio, una costruzione stretta tra le altre che tetto dopo tetto da Vicolo del Vescovado si spinge fino a Borgo Parmigianino.

La signora vede imprigionato un colombo che tenta disperatamente di uscire da un lucernario attorno al quale il giorno precedente un muratore aveva chiuso quegli accessi da cui entravano i piccioni. Su consiglio della volontaria in servizio all'Enpa la signora Daniela, la cui richiesta di aiuto era rimasta precedentemente inascoltata dalla persona che in Vescovado le aveva risposto al campanello, contatta i Vigili del Fuoco, successivamente raggiunti anche da ENPA. Come sempre questi si rivelano disponibilissimi, ma non possono intervenire se non previo contatto con il proprietario che si presenti fisicamente sul luogo. Parte allora la ricerca di un responsabile della Curia: impresa non facile trattandosi di sabato.

Tra mille difficoltà, a seguito di varie telefonate e contatti con tanti differenti interlocutori, si rintraccia un responsabile accreditato. Dopo avergli richiesto insistentemente con lunghe telefonate da parte sia del Presidente, sia del Caponucleo delle Guardie, appositamente venuto da Cremona, di provvedere per la salvezza del piccione (si ignora se altri ve ne siano prigionieri), finalmente a sera questi si presenta con la chiave dell'edificio. Ma a nulla serve, perché dalle stanze non si accede, essendo stato costruito un soppalco privo di apertura. Nessuna informazione su come rintracciare il muratore che ha eseguito il lavoro, nessun permesso perché i Vigili del Fuoco possano intervenire togliendo la chiusura apposta attorno al lucernario.

Tre Guardie Zoofile, un architetto in qualità di tecnico richiesto da ENPA, la Presidente si attivano della serie "fai da te". Il sistema usato per salvare il piccione, stando a distanza e migliorando continuamente la tecnica usata, avvicina questa task force a novello Leonardo. Alla fine......risultato raggiunto, piccione volato dietro l'alata compagna che lo aspettava da tutto il giorno,  verifica a distanza di assenza all' interno di altri piccioni, risultato ottenuto senza nulla danneggiare. Ma che stress! Due giorni di ricerche, di telefonate concitate, di amarezza per aver toccato con mano come nemmeno di fronte a una responsabilità così forte e debitamente spiegata anche in termini normativi esistesse la volontà di salvare un essere vivente ("tanto ne muoiono ogni giorno"). Tutto però è svanito in un attimo,di fronte allo spettacolo di quei due colombi innamorati volati alti nel cielo e cui è stata restituita la vita. Grazie alla determinazione di chi crede che ogni vita è sacra e non solo quella umana!" 

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