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Cronaca

Confesercenti, nasce il Comitato per l'Imprenditoria Femminile

Giovedì 30 ottobre 2014 è stato costituito nella sede provinciale di Parma il Comitato per l'Imprenditoria femminile di Confesercenti. Un momento storico, un nuovo impegno e un nuovo progetto che vuole ricominciare a parlare di "Impresa Donna" anche a livello locale

Giovedì 30 ottobre 2014 è stato costituito nella sede provinciale di Parma il Comitato per l'Imprenditoria femminile di Confesercenti. Un momento storico, un nuovo impegno e un nuovo progetto che vuole ricominciare a parlare di “Impresa Donna” anche a livello locale. A Roma è già presente il Coordinamento nazionale costituito per la promozione di azioni di supporto al lavoro autonomo e professionale delle donne, un importante strumento operativo che si è voluto realizzare anche nella sede locale, per meglio rappresentare le realtà del territorio. 

"Anni fa c'era stato uno slancio in questo senso con bandi, progetti, fondi e sostegni che poi però furono i primi a essere tagliati, ora vogliamo ricominciare a parlarne, a riportare all'attenzione questa importante parte di imprenditrici, cercando di capire le nuove esigenze con la testimonianza attiva e partecipata di donne che da anni stanno navigando nel mondo del lavoro autonomo, con fatica, ma senza mai lanciare i remi» ha sottolineato Stefano Cantoni, coordinatore del Comitato. L'anagrafica a Parma parla chiaro: sono oltre 350 le imprese al femminile iscritte a Confesercenti e oltre 150 le società in cui compaiono quote rosa «una bella realtà che esige attenzione perché una vera e propria risorsa di energie. Primo step sarà quello di conoscersi e prendere atto delle realtà già presenti per poter creare partnership, fare squadra e non rimanere realtà isolate" ha evidenziato Francesca Chittolini, vicepresidente Confesercenti e delegata del Comitato. "Da qui sarà interessante proseguire con un osservatorio dell'imprenditoria femminile, prestando particolare attenzione a bandi nazionali ed europei, quindi divenire punto di informazione e anche promotrici di criticità che si rilevano. Per esempio i bandi sono quasi tutti rivolti a donne entro i 35 anni di età, tagliando via una fetta consistente di persone che magari prima hanno pensato alla famiglia, o allo studio e che in un secondo momento vorrebbero dedicarsi al lavoro costituendo attività autonome»" 

Presenti 12 imprenditrici - Francesca Chittolini, Ilaria Gradella, Elisabetta Lilieri Dal Verme, Joana Alaves, Ursula Boschi, Cinzia Ferraroni, Benny Parisi, Daniela Moggini, Crisitina Bertolazzi, Alessandra Gezza, Carlotta Freschi, Cristina Conti Parizzi - provenienti da mondi differenti, ma tutte con le idee molto chiare su ciò che vorrebbero poter dire e chiedere per rendere la vita un po' più scorrevole a chi di imprese ne gestisce quotidianamente due, quella familiare in primis. Tutte unanimi nel non perdersi in battaglie alla “Don Chisciotte”, ma cercare punti reali da sviluppare e proporre creando progetti fruibili e realizzabili. Prossimo appuntamento sarà il 27 novembre all'Academia Barilla dove verrà ufficialmente presentato il Comitato. In questa data si illustreranno calendario, obiettivi e mission per un nuovo 2015 un po' più femminile.

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