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Cronaca

Estate: tempo di sagre, tempo di magre. La denuncia di Confesercenti

"Un fenomeno che anche da noi, da stagionale ormai è diventato annuale, con gravi ripercussioni sulla tenuta della rete ristorativa. Nel fine settimana le trattorie sono deserte"

Presentata a Roma la proposta di legge per introdurre criteri di qualità e professionalità nel mondo delle feste e sagre. All’importante appuntamento,  erano presenti ristoratori da tutti Italia,  tra i quali una delegazione di Confesercenti Parma.

“Un fenomeno – come evidenziato dalla Presidente Esmeralda Giampaoli - che da stagionale o legato a eventi religiosi e politici è nel tempo dilagato come non mai” . Le regioni al top della classifica sono Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.
Rispetto a questa situazione, con forti componenti di abusivismo, che creano tensioni e fenomeni di concorrenza sleale nei confronti in particolare della ristorazione, Confesercenti ha presentato anche un’indagine conoscitiva condotta tramite internet, dal quale emergono circa 20.000 eventi per un giro di affari di circa 350 milioni di euro.

“Un dato – afferma Stefano Cantoni di Confesercenti Parma – che riteniamo sottostimato, rispetto alla realtà dei fatti e rispetto alle proiezioni che abbiamo fatto nella nostra Provincia”.
Nel corso del 2011 la Federazione degli Esercizi Pubblici di Confesercenti ha promosso infatti un’indagine sui Comuni della provincia di Parma: i dati sono allarmanti e per certi versi incredibili. "Pur ricevendo risposte soltanto dal 50% dei Comuni interpellati - scrive in una nota Confesercenti Parma - abbiamo stimato oltre 500 eventi enogastronomici per oltre 1500 giornate di “festa ma probabilmente sono molti di più visto che manca anche Parma all’appello”. Una situazione ormai incontrollabile e per la quale anche le norme fiscali sono scarsamente applicate, nonostante Agenzia delle Entrate e Siae siano tenute a verifiche fin dal 1997".

"Un fenomeno - conclude l'associazione - che anche da noi, da stagionale ormai è diventato annuale, con gravi ripercussioni sulla tenuta della rete ristorativa; occorre anche evidenziare che mentre le imprese commerciali sono state sottoposte ad un incremento di accertamenti, obblighi normativi relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro, sicurezza sanitaria,   alimentare e acustica,  con aumento dei costi di gestione, in parallelo si sono moltiplicati invece questi eventi che appaiono “in deroga” da tutto, e i cui proventi spesso non sono neppure dichiarati né nell’entità né sulla destinazione finale.

Le imprese già in difficoltà per la crisi economica e il calo del consumo esterno, debbono fare i conti quindi con queste manifestazioni che si svolgono ad esempio, regolarmente nei fine settimana, con il risultato di avere ristoranti e trattorie, deserti".
Confesercenti ha perciò proposto una legge che va nella direzione di premiare le associazioni veramente onlus e per innestare in questi circuiti concetti di qualità, di utilizzo di prodotti a km zero e altre azioni inclusive della ristorazione locale, in modo da poter riportare un po di equilibrio ad una situazione che appare ormai sfuggita di mano.
 

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