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Cronaca San Leonardo / Via Cuneo

GCR e candidati sindaco, dibattito vivo all'Auditorium Toscanini

Cinque candidati sui sei intervenuti sottoscrivono l'impegno proposto da GCR, per superare l'incenerimento come modello di gestione rifiuti

Nove punti, più uno aggiunto in calce, nel manifesto presentato da GCR ai candidati sindaco che si sono presentati, ieri sera, in un Auditorium Toscanini dove i posti a sedere non bastavano per tutto il pubblico intervenuto. Un decalogo che, partendo dalla consapevolezza sulle conseguenze ambientali e sanitarie di tale impianto, con il duro l'intervento di Francesco Barbieri in apertura, fissa impegni precisi e stringenti riguardo alla gestione dei rifiuti, al loro smaltimento e all'incoraggiamento del riciclo totale. Punti notevoli, l'esclusiva provenienza locale dei combustibili e l'affidamento a soggetti diversi, e non legati tra loro, di raccolta e incenerimento dei rifiuti, al fine di garantire la massima trasparenza ed evitare conflitti di interessi.

Sei candidati sindaco su dieci hanno risposto all'invito di GCR: Pizzarotti, Ghiretti, Roberti, Bonvicini (rappresentata dal segretario di Buongiorno Italia, Gaetano Vilnò), Spaggiari (tramite il portavoce Cristiano Antonino) e Buzzi; assenti Zorandi, a causa della sospensione della campagna elettorale, Bocchi, Bernazzoli ed Ubaldi. Diverse le strade proposte per opporsi all'inceneritore, alla sua ultimazione e alla messa in funzione: dalla protesta a qualsiasi costo di Pcl alla volontà di sfruttare qualsiasi delle molte irregolarità contestate di Movimento 5 Stelle; dalla minaccia di denunce per omicidio colposo ipotizzate da Buongiorno Italia, al muoversi su tutti i fronti per togliere combustibile al forno ma nel rispetto della legalità invocato da Ghiretti.

Rumorosamente contestato l'ex vicesindaco Buzzi, del quale è stato però apprezzato il coraggio di intervenire a sostegno della propria posizione, unico tra i presenti a favore dell'impianto di Ugozzolo. Una discussione viva, dove non sono mancate domande dirette come "Appoggerete un candidato favorevole all'inceneritore al ballottaggio?" o "Cosa farete nella pratica per fermare la costruzione del forno o, nel caso venisse acceso, per spegnerlo?" a cui ciascuno dei presenti era tenuto a rispondere.

Non una platea in ascolto ma un pubblico partecipe, documentato e preccupato per la propria salute e per quella delle generazioni future, che ha interloquito con i candidati portando esempi come l'inceneritore di Brescia o la Laterlite di Rubbiano. A fine serata la firma del manifesto da parte di cinque dei sei intervenuti, a eccezione di Buzzi, con l'invito a non considerare persa la battaglia, anche nei confronti dei due candidati assenti, perchè come sostiene Roberti "Siamo in un contesto in cui ci possono essere delle sorprese, non diamo nulla per scontato".

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