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Cronaca

Tagli ai costi della politica? Due consiglieri ricorrono al Tar per riavere i gettoni di presenza

Tagli alla politica? Giuseppe Conti e Roberto Bernardini, sindaci di Bardi e San Secondo fecero ricorso contro la decisione di non erogare i gettoni a chi aveva già cariche elettive. Il Giudice gli ha dato ragione: dovranno percepire i gettoni ma solo fino all'entrata in vigore della Legge 122 del 2010

Costi della politica, cumuli di cariche. In questi mesi abbiamo assistito alla “gara” del taglio degli emolumenti da parte di politici tanto a livello nazionale quanto locale, con vere e proprie guerre a colpi di opinione pubblica per contare gli scontrini fiscali o restituire gli abbonamenti gratuiti al Parma Calcio.

In questo contesto desta non poca sorpresa scoprire che la Provincia di Parma, anticipando probabilmente il sentire comune, abbia deciso a inizio mandato nel 2009 di non erogare i gettoni di presenza a quei consiglieri che ricoprivano altre cariche elettive. Un atto di buona volontà che non deve essere piaciuto a Giuseppe Conti e Roberto Bernardini, i quali percepivano già un emolumento in quanto Sindaco di Bardi il primo e Sindaco di San Secondo (fino al 5 marzo 2010) il secondo. Con un ricorso al Tar del 17 febbraio 2011 i due consiglieri provinciali hanno infatti contestato la decisione dell'ente provinciale sostenendo, sostanzialmente, che la legge prevede l'incomulabilità di emolumenti percepiti all'interno dello stesso ente e non essendo questo il caso reclamavano la restituzione del “maltolto”.

La sentenza del tribunale amministrativo è arrivata il 18 giugno scorso distribuendo ragioni e torti in egual misura: la Provincia nel momento in cui prese la decisione di negare i gettoni ai due consiglieri era in torto, ma successivamente all'entrata in vigore del Decreto n. 78/2010, convertito in Legge n. 122/2010, agiva nel pieno rispetto della legge.

Morale: Conti e Bernardini dovranno percepire sì il loro gettone di presenza ma solo fino a quando non è entrata in vigore la nuova legge, quindi dal giugno 2009 al 31 maggio 2010. Pochi euro con ogni probabilità, ma che oggi, a distanza di poco più di due anni dal ricorso, suonano decisamente frutto di una politica d'altri tempi che oggi, speriamo, sia in via d'estinzione.

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