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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Consiglio, tra proteste e astensioni. I 5 Stelle vincono, non convincono

Laura Ferraris e Michele Alinovi, rispettivamente assessore alla Cultura e all'Urbanistica, sono stati gli attori protagonisti del Consiglio comunale di ieri. Sono andati avanti dritti per la loro strada e le loro delibere alla fine sono state approvate

Laura Ferraris e Michele Alinovi, rispettivamente assessore alla Cultura e all'Urbanistica, sono stati gli attori protagonisti del Consiglio comunale di ieri. Sono andati avanti dritti per la loro strada e le loro delibere alla fine sono state approvate. Ma se fossimo stati su un palcoscenico, al momento dell'inchino, poco prima che il sipario si chiudesse, la traccia dei pochi applausi ricevuti sarebbe svanita lasciando spazio solo a pomodori e uova marce lanciate da un pubblico tutt'altro che silenzioso.

In teatro i primi fischi sarebbero certamente arrivati al momento della discussione della prima delle due delibere in questione, quella sull'approvazione degli indirizzi per il 'rafforzamento del sistema teatrale cittadino', che ha dato l'ok definitivo per la messa a bando della gestione degli spazi di via Oradour (dove da 27 anni opera il Teatro Europa) e di vicolo Asdente (dove da 35 opera il Theatro del Vicolo). Ma nell'aula consigliare i numerosi lavoratori dei due teatri a rischio sfratto presenti hanno scelto una ben diversa forma di protesta: si sono alzati in piedi senza dire nulla. Per la minoranza invece, che si è espressa compatta contro la necessità di percorrere la via della gara ad evidenza pubblica, questa decisione è solo espressione di una volontà politica dal momento che la gara poteva essere evitata, come è stato fatto in altre città.

Ma alle dure parole dell'opposizione sulle scelte dell'assessore Ferraris si sono aggiunte anche quelle di Mauro Nuzzo, consigliere 5 Stelle, che con il suo intervento ha smentito di fatto la compattezza della maggioranza rivendicata dal capogruppo Marco Bosi. "L'assessore Ferraris mi rappresenta, ma io non mi sento rappresentato da questo assessorato - ha esordito Nuzzo -. Non c'è nessuna questione personale tra me e l'assessore, solo una visione completamente diversa del sistema culturale cittadino. Il programma per il settore teatrale del Movimento 5 Stelle l'ho scritto io ma in quel programma si parlava di partecipazione e in questa delibera manca". Con queste motivazioni Nuzzo si è poi astenuto dalla votazione del provvedimento.

E non sono servite a tranquillizzare i lavoratori dei teatri le rassicurazioni del resto della maggioranza, sindaco compreso, che si è aggrappato con tanta semplicità alla natura così trasparente di un bando pubblico che premierà senz'altro le realtà migliori. Il concetto è stato riassunto bene dalla consigliera 5 Stelle Patrizia Ageno che, quasi meravigliata delle tante polemiche, ha commentato: "Se gli attuali gestori sono competenti possono stare tranquilli e partecipare al bando senza timori". Semplice se non fosse per il fatto che, come sottolineato da Loredana Scianna del Teatro Europa, "quegli spazi potrebbero essere affidati a realtà esterne che hanno una lunga esperienza come la nostra e requisiti che corrispondono ai criteri di partecipazione, dunque perché la nostra esperienza e le nostre capacità dovrebbero farci stare tranquilli? E poi: chi valuterà i soggetti che partecipano?". Preoccupazioni che si risolveranno solo a bando concluso quando, se gli attuali gestori non dovessero vincere, ci si preparerà ad accogliere nuove realtà teatrali provenienti quantomeno dal territorio nazionale se non europeo.

Delibera sulla riqualificazione dell'ex Amnu
In coda al Consiglio si è finalmente sbloccata la vicenda della delibera sulla riqualificazione dell'ex Amnu, in viale Piacenza. A inizio seduta infatti il consigliere Pd Massimo Iotti aveva sollevato perplessità sulla riproposizione di una delibera bocciata nel corso della seduta precedente senza che questa fosse stata ridepositata, arrivando a chiedere un parere scritto del segretario generale sulla questione. Parere favorevole acquisito si è proceduto con la discussione, che, fondamentalmente ha ricalcato quella di una settimana fa, con la maggioranza impegnata a lodare l'operato dell'assessore Alinovi e la minoranza per nulla convinta dell'ammissibilità dell'operazione che, secondo Iotti, configura una vera e propria monetizzazione dell'aumento di cubatura concesso dall'amministrazione alla ditta appaltatrice.

Alla fine anche questa volta la minoranza ha scelto di non partecipare al voto chiedendo in aggiunta che gli atti siano trasmessi alla corte dei conti per una verifica della loro regolarità. E la maggioranza? Porta a casa il risultato (delibera approvata) ma registra per la seconda volta una spaccatura al suo interno con il voto contrario del consigliere Savani, quello di astensione del consigliere Nuzzo e la defezione della consigliera Cacciatore, la quale ha abbandonato l'aula al momento della discussione.

Insomma se ieri fosse andata in scena una rappresentazione rivisitata del Pinocchio di Collodi sicuramente ci sarebbe stato più di un grillo parlante a cercare di smuovere la coscienza del buon burattino, ma alla fine della storia il Gatto e la Volpe l'avrebbero fatta franca.

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