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Domenica, 10 Dicembre 2023
Cronaca

"Tre milioni di euro di provvigioni indebite": ex consulente finanziaria accusata di furto e truffa pluriaggravati

Chiuse le indagini a carico dell'ex consulente di San Paolo Invest, radiata dall'albo nel 2019: contro la 51enne, che aveva uno studio a Fidenza e 800 clienti, tra cui molti imprenditori facoltosi, 39 capi d'accusa

Chiuse le indagini a carico dell'ex consulente finanziaria di San Paolo Invest di Fidenza, radiata dall'albo nel 2019. Le accuse nei suoi confronti sono gravissime: truffa e furto pluriaggravati, sostituzione di persona, abusivismo finanziario e falso per un totale di ben 39 capi d'accusa. La 51enne, che aveva uno studio a Fidenza, aveva nel pacchetto clienti circa 800 persone, che avevano investito complessivamente quasi 180 milioni di euro.

Le indagini erano iniziate dopo il blitz della guardia di finanza che, nel 2019, aveva acquisito la documentazione dello studio dopo le prime denunce, da parte di decine di clienti, di presunta irregolarità. Poi erano arrivati i primi sequestri, tra cui uno di ben 5 milioni di euro. Secondo la ricostruzione dell'accusa la consulente avrebbe sottratto i soldi investiti dai clienti ed avrebbe accumulato "3 milioni di euro di provvigioni indebiti" in circa due anni e mezzo. Le indagini sono state portate avanti dalle Fiamme Gialle con il coordinamento della Procura della Repubblica di Parma. Oltre alla 51enne sono indagati anche un notaio e due collaboratrici. 

Secondo l'accusa la promoter avrebbe promesso tassi altissimi di rendimento ai propri clienti, tra i quali leader dell'industria e del mercato finanziario: si parla di investimenti anche tra i 4 e i 5 milioni di euro. Nel portafoglio però aveva anche tanti piccolo risparmiatori, che hanno affidato alla professionista solo poche migliaia di euro. Molto conosciuta nel settore era un punto di riferimento per diversi imprenditori. 

Le denunce, dalle prime decine del 2019, sono via via aumentate arrivando a qualche centinaia. Secondo l'accusa il modus operandi dell'ex consulente, che aveva una partita Iva e non era dipendente di San Paolo Invest, che ha preso subito provvedimenti nei suoi confronti, sarebbe stato lo stesso con tutti i clienti: dopo aver incassato i soldi la donna avrebbe presentato dei report falsi per rassicurare gli investitori. Quando arrivavano i report autentici della banca, che riportavano conti correnti praticamente svuotati, l'ex consulente cercava di convincere i clienti che quei dati non erano aggiornati. Dopo la presentazione delle istanze difensive la Procura dovrà decidere il rinvio a giudizio o l'archiviazione. 

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