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Cronaca

Coop Sirio e Fondazione Tommasini, dal carcere ai diritti umani: un anno di impegno

Progetti con le scuole, iniziative nel carcere con i detenuti, incontri sui diritti umani: nel nome e sull'esempio di Mario Tommasini: presentate oggi in Provincia le iniziative per il 2013/2014

Laboratori e stage con le scuole, progetti con i detenuti degli istituti penitenziari, incontri di sensibilizzazione sui diritti umani e sul tema carceri. E tanto altro ancora, nel nome e sull’esempio di Mario Tommasini. È il ventaglio di iniziative firmate dalla Cooperativa sociale Sirio, che le realizza con la Fondazione Mario Tommasini e con il patrocinio della Provincia. Iniziative diverse tutte caratterizzate dal filo rosso del rispetto dell’altro e dell’inclusione, nel nome di una coesione sociale che sappia fare della diversità una ricchezza e che sappia accogliere e non discriminare. Se n’è parlato questa mattina nella sede della Provincia, in una conferenza stampa in cui le due realtà parmigiane hanno presentato i progetti che intraprenderanno per l’anno 2013 – 2014 e hanno fatto il punto su quelli realizzati quest’anno.

Si è parlato di “Nulla è veramente perso se non quello che si abbandona”, che sta coinvolgendo 25 classi di scuole secondarie di primo e di secondo grado di Parma e provincia su temi come la cooperazione, il disagio e il carcere/inserimento lavorativo (con uscite didattiche all’ex manicomio di Colorno e agli Istituti penitenziari di Parma), e di “Fare cinema in carcere… libera la bellezza”, realizzato insieme all’associazione Kinoki e patrocinato, come il precedente, dalla Provincia di Parma: un laboratorio nel quale un gruppo di detenuti degli Istituti penitenziari di Parma ha scritto il soggetto di un cortometraggio che sarà poi realizzato da studenti del Liceo Toschi, guidati dai docenti Mario Ponzi e Michele Gennari. Si sono inoltre presentati alcuni appuntamenti promossi in collaborazione con l’Unione degli Universitari a partire dalla prossima settimana, in occasione della Giornata mondiale dei Diritti Umani.

“C’è stato un uomo in questa città che ha vissuto in prima persona, e ha promosso, le battaglie per affermare una cultura completamente diversa da quella della reclusione. Quest’uomo è Mario Tommasini, ed è importante che esempi come il suo siano portati ai giovani: perché i giovani di oggi hanno bisogno di esempi positivi”, ha detto in apertura l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani, che ha ricordato il legame di Tommasini con la Sirio: “Una cooperativa sociale di inserimento lavorativo nata perché le persone del carcere, e non solo, potessero avere un’occasione di lavoro”.

“La Sirio, che oggi ha trent’anni, può essere vista come la testimonianza concreta e viva delle idee lanciate da Mario”, ha confermato la presidente della cooperativa Patrizia Bonardi, sottolineando che “è il mondo dei giovani che ci ha chiesto di farci portatori di queste iniziative, di questi percorsi culturali”. “Noi lavoriamo con la Sirio da tre anni e su questo abbiamo avuto tante richieste da parte dei ragazzi. Facciamo da loro gli stage durante l’anno scolastico, e a scuola abbiamo sempre avuto un ritorno entusiasta, da parte di un’utenza che tra l’altro è quasi esclusivamente femminile”, ha osservato Silvia Cicconi, docente del Liceo Sanvitale di Parma.

“Accanto ai progetti con le scuole, va sottolineata l’attenzione che Sirio e Fondazione Tommasini hanno anche all’interno del carcere – ha aggiunto Giuseppe La Pietra, responsabile delle risorse umane e area formazione di Sirio - con proposte culturali per persone che non possono accedere alle misure alternative”. Tra questi il laboratorio di cinema curato da Kinoki: “Abbiamo cominciato con seminari sul linguaggio televisivo e sulla cinematografia, e ora i partecipanti hanno scritto il soggetto di un cortometraggio che sarà realizzato da un gruppo interclasse del Liceo d’arte Toschi”, ha spiegato Mario Ponzi di Kinoki, rimarcando che “questo laboratorio riallaccia un rapporto con il carcere che la città aveva un po’ perso”. “Un rapporto che invece Tommasini ha sempre voluto vivo”, ha osservato Carlo Baroni della Fondazione Tommasini, che ha ricordato l’impegno a 360 gradi della Fondazione.

Importante anche il legame con l’Unione degli universitari – Udu, che svolge con Sirio e altri volontari un’attività di supporto per gli studenti detenuti iscritti ad alcuni corsi dell’Università di Parma. “Quando ci è arrivata la richiesta di intervenire sul diritto allo studio dei detenuti è stato per noi un dovere farlo: non riteniamo infatti che a queste persone, pur essendo negato il diritto alla libertà perché recluse, possa essere negato il diritto allo studio. Ciò che noi facciamo è creare un rapporto diretto tra l’Università e quegli studenti che, pur iscritti, non possono andarci perché detenuti”, ha detto Nicolò Cantini, segretario dell’Unione degli Universitari. “Siamo poi andati anche oltre: è nata l’esigenza di coinvolgere l’Università in un processo di sensibilizzazione, organizzando una serie di incontri che inizieranno il 9 dicembre”.

Il 9 dicembre, in occasione della giornata mondiale dei diritti umani, l’Aula dei Filosofi dell’Università ospiterà infatti alle 17,15 l’incontro – dibattito “Questione carceri: quale applicazione dell’art. 27 della Costituzione Italiana”. Introdurrà Anna Albano, direttore degli Istituti Penitenziari di Parma, e interverranno Vincenzo Scalia, responsabile regionale dell’associazione Antigone; Alberto Cadoppi, ordinario di Giurisprudenza all’Università di Parma; Patrizia Bonardi, presidente della Cooperativa Sirio. Le conclusioni saranno affidate a Pietro Buffa, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria.

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