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Cronaca

Coronavirus, scatta l'emergenza per i tossicodipendenti, il Sert: "Molti escono per cercare droga e rischiano il contagio"

Parla la direttrice Maria Antonioni: "Cerchiamo di garantire l'appoggio a tutti, se decidete di iniziare a curarvi in questo periodo noi ci siamo"

In tempi di emergenza da coronavirus le persone che hanno problemi di dipendenza - da alcol, droga o altro - sono maggiormente esposte al rischio contagio. Il team del Sert di Parma, coordinato dalla direttrice Maria Antonioni, è sempre al lavoro - molti con la modalità smart working - per garantire cure a chi ne ha bisogno e a chi, proprio in questo periodo, decide di intraprendere un nuovo percorso di cura. 

Dottoressa Antonioni, come si sono organizzati gli operatori del Sert per tutelare la propria sicurezza? 

"I Sert sono messi a dura prova da quest'emergenza da contagio da coronavirus. Ci sono due livelli di protezione. Il primo livello è la protezione degli operatori: siamo dotati di mascherine e di guanti, abbiamo una sicurezza sufficiente e in più abbiamo l'accortezza di lavarci accuratamente le mani e mantenere le distanza. L'altra è la tutela degli utenti: non tutti hanno una casa e molti escono per cercare le sostanze e si espongono al rischio di contagio".  

Ci sono pazienti che sono stati contagiati dal coronavirus? 

"Per il momento non abbiamo notizie di pazienti che si siano infettati: manteniamo costante il contatto per via telefonica. Assistenti sociali e psicologi, per i quali abbiamo attivato lo smart working, chiamano quotidianamente le persone più a rischio. Continuiamo a dire ai nostri utenti che ci siamo e lanciamo anche un messaggio per chi non è ancora seguito dal Sert ma ha problemi di dipendenze: iniziate a curarvi in questo periodo: noi ci siamo e cercheremo di aiutarvi". 

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