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Cronaca

Sabato corteo per il diritto alla casa: 'Vogliamo il blocco degli sfratti'

Sabato mattina 5 dicembre, con partenza alle ore 10 da piazza Garibaldi e arrivo sotto la Prefettura in via Repubblica la Rete Diritti in Casa, insieme alle famiglie sfrattate e in stato di emergenza abitativa daranno vita ad un corteo per chiedere il provvedimento del blocco degli sfratti

Sabato mattina 5 dicembre, con partenza alle ore 10 da piazza Garibaldi e arrivo sotto la Prefettura in via Repubblica la Rete Diritti in Casa, insieme alle famiglie sfrattate e in stato di emergenza abitativa daranno vita ad un corteo per chiedere il provvedimento del blocco degli sfratti. 

LA NOTA DEGLI ORGANIZZATORI -  La crisi economica, abbinata alla devastante legge 431 che ha liberalizzato gli affitti, ha portato ad un aumento spropositato degli sfratti. A Parma e provincia nel 2014 sono stati emessi 862 provvedimenti di sfratto (nel 2010 erano 500), quasi tutti per morosità e ne sono stati eseguiti ben 494 . Nel 2015 la situazione si sta ulteriormente aggravando. Ad essere colpiti sono in gran parte di famiglie o nuclei monogenitoriali di lavoratori, sia migranti che italiani, colpiti dalla crisi con licenziamenti per riduzione personale, scadenza contratti non rinnovati, artigiani senza più commesse e spesso nemmeno pagati dai committenti, dipendenti di ditte fallite ecc.   In netto aumento sono naturalmente anche le esecuzioni immobiliari per chi ha fatto mutuo e non riesce più a sostenerlo. 

Dietro ad ogni sfratto ci sono drammi personali durissimi a fronte dei quali i servizi sociali non hanno ormai più nessuno strumento. Abbiamo prova di casi in cui alle famiglie sfrattate non è stata offerta nessuna alternativa dopo lo sfratto nonostante vi fossero nel nucleo dei minori, perché tutte le strutture d’accoglienza in emergenza, compresi i dormitori, sono risultate già sature .A molti migranti i servizi sociali non sono in grado di offrire nient’altro che il rimpatrio assistito anche se residenti in italia da decenni. Nonostante manchino gli strumenti per far fronte a questa drammatica emergenza la spinta repressiva contro le persone che stanno subendo lo sfratto o i pignoramenti aumenta costantemente con interventi delle forze dell’ordine sempre più frequenti e duri: Basti dire che nel 2014 gli sfratti eseguiti a Parma sono aumentati del 17,6% rispetto all’anno precedente. Ultimamente alcuni ufficiali giudiziari si rifiutano addirittura di comunicare all’inquilino, in caso di rinvio, la data dell’accesso successivo, rendendo possibile la pratica degli sfratti a sorpresa e impedendo alla famiglia di organizzarsi per il trasferimento e per l’eventuale ricerca di solidarietà.

Il Piano Casa del Governo Renzi è stato applicato solo per la parte che garantiva lo stanziamento di fondi che alla fine arrivano nelle tasche dei proprietari di alloggi (il fondo per la morosità incolpevole e il fondo per la locazione) e per la parte repressiva contro le occupazioni (art.5). Ben ci si è guardati dal trasferire e rendere disponibili i già scarsi fondi per l’edilizia residenziale pubblica previsti nello stesso decreto così che i lavori per le ristrutturazioni delle case popolari sono rimasti fermi e le nuove assegnazioni rimangono pura utopia. In questa situazione che sembra essere senza vie d’uscita, occorrono provvedimenti straordinari che vadano da un lato a rilanciare l’edilizia pubblica senza ulteriore consumo di suolo e dall’altro a incidere gli interessi dei beneficiari della liberalizzazione degli affitti, in particolar modo i grandi proprietari immobiliari. Le istituzioni locali che dovrebbero procedere con forza verso progetti di auto recupero di stabili pubblici abbandonati, ricorrere alle requisizioni dei tanti alloggi privati lasciati vuoti e tassare massicciamente lo sfitto. In attesa dei dovuti provvedimenti strutturali è necessario che il Prefetto provveda a bloccare l’esecuzione degli sfratti perché non è accettabile che questi avvengano senza la prospettiva di una soluzione alternativa. In mancanza di un provvedimento di questo tipo gli inquilini sotto sfratto e la rete dei solidali dei movimenti di lotta per la casa non potranno far altro che rendere sempre più determinati e consistenti i picchetti antisfratto, unico strumento rimasto per difendere chi rischia di perdere il diritto irrinunciabile a un alloggio. Vogliamo un tavolo di confronto con il Prefetto sull’emergenza abitativa  .Anche il Comune di Parma ben consapevole della drammaticità della situazione, deve prendere posizione rispetto al blocco degli sfratti.  Aspettiamo una urgente risposta.

La nostra piattaforma è -BLOCCO DEGLI SFRATTI E DELLE ESECUZIONI IMMOBILIARI PER CHI NON RIESCE A PAGARE AFFITTO E MUTUO -FINANZIAMENTI VERI PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA -SOSTEGNO AI PROGETTI DI AUTORECUPERO SIA DELLE CASE OCCUPATE CHE DI ALTRI IMMOBILI ABBANDONATI -REQUISIZIONE DAGLI ALLOGGI SFITTI DEI GRANDI PROPRIETARI IMMOBILIARI E UNA POLITICA FISCALE RIGOROSA CONTRO LO SFITTO ABOLIZIONE DELL’ART. 5 DEL PIANO CASA  TARIFFAZIONE SOCIALE DELLE UTENZE, MINIMO GARANTITO, BLOCCO DEI DISTACCHI
 
 

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