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Cronaca

Covid, a Parma quasi 600 casi in 24 ore, Donini: "Gli ospedali non soffriranno, il rebus è in autunno"

"Spero in un vaccino contro le varianti: siamo pronti a correre di nuovo"

Non fa paura il rialzo dei contagi in Emilia-Romagna. A Parma, nella giornata di ieri, si è registrato un balzo in avanti dei casi: quasi 600, 577 per la precisione. Erano settimane che non si registrava un'impennata così tra città e provincia, colpa di Omicron 5, la variante che per ora non porta a più ospedalizzazioni, ma a più contagi e a qualche grattacapo in più in vista dell'autunno, quando dovrebbero esserci delle novità sul vaccino anti-varianti. Per quanto riguarda i mesi estivi, anche se i contagi negli ultimi giorni sono tornati a salire, si dovrebbe scongiurare la saturazione degli ospedali: "La comunità scientifica è abbastanza sicura che si tratterà di un periodo meno intenso dal punto di vista della saturazione dei reparti ospedalieri rispetto alle precedenti fasi", spiega l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini.

Il Covid, ricorda, "è un virus respiratorio quindi in estate fa meno danni, questo non significa che non continui a circolare, i dati dimostrano che la circolazione del virus è ancora attiva. Quello che dobbiamo fare noi è essere pronti, nella prevenzione, nelle cure, nella terapia. Anche se la gran parte dei positivo oggi è asintomatico o paucisintomatico grazie alla vaccinazione. Per l'autunno dovremo conoscere, dalla comunità scientifica nel suo complesso, quale sarà la variante dominante, quale sarà il grado di immunizzazione che avranno le persone che si sono vaccinate con tre dosi e quale sarà eventualmente la campagna vaccinale da effettuare".

Se, in particolare, la nuova campagna vaccinale "sarà ricondotta ad un certo target limitato della popolazione, penso alle persone più vulnerabili, con patologie più gravi, oppure se sarà estesa ad una vaccinazione di massa. Noi siamo pronti ad ogni scenario, aspettiamo dall'istituto superiore di sanità e dal Governo indicazioni in tal senso". Per l'autunno, ribadisce Donini, "dovrebbero arrivare vaccini, oggi in corso di sperimentazione, che hanno un ampio spettro di copertura anche rispetto alle nuove varianti. Speriamo che arrivino". Di sicuro ci sarà da correre, specie se di dovesse dar luogo ad una nuova campagna generale della popolazione. Del resto in questi anni "abbiamo sempre cercato di correre e di fare tanto in poco tempo. Cercheremo, partendo dal territorio, di vaccinare le persone che il Governo individuerà come target".

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