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Cronaca

Covid, oltre 300 pazienti ricoverati, 19 i ricoveri in terapia intensiva

La rete ospedaliera si riorganizza

Più posti letto di terapia intensiva e di degenza ordinaria, tenuta delle attività chirurgiche che coprono il fabbisogno e la domanda di cura.  Il sistema sanitario provinciale ribatte colpo su colpo all’aumento della pressione pandemica con una riorganizzazione della rete ospedaliera, garantendo al contempo una copertura di tutte le altre attività cliniche.

“Il nostro sistema è rodato e ben avviato. Ad oggi – precisano Massimo Fabi, direttore generale di Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e Anna Maria Petrini commissario straordinario di Azienda Usl -  pur con alcune rimodulazioni il sistema sanitario provinciale sta continuando e continuerà a dare risposte di sia ai pazienti covid che non covid. Abbiamo alle spalle – proseguono i direttori - un modello organizzativo condiviso e ben definito con i professionisti. Anche grazie all’esperienza di chi ha già affrontato e superato 3 ondate pandemiche abbiamo stabilito area di intervento con responsabilità cliniche, organizzative e gestionali ben collaudate. Questa nuova ondata, che a differenza delle prime vede un Paese con tutte le attività in funzione, la stiamo affrontando con il massimo impegno di tutti gli operatori della sanità di questa provincia che non smetteremo mai di ringraziare per il lavoro svolto”.

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

Il Barbieri, principale padiglione Covid dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma sotto il coordinamento di Tiziana Meschi, ha ad oggi 228 pazienti ricoverati. Per far fronte alle necessità di ricoveri, da domani è prevista l’apertura di altri 27 letti nell’ex pediatria del Maggiore con una disponibilità di letti tra la struttura diretta da Tiziana Meschi e quelle di Clinica geriatrica di Marcello Maggio e Geriatria di Anna Nardelli che raggiunge le 255 unità.

Alle degenze del padiglione Covid del Maggiore si aggiungono i reparti di Clinica pneumologica (22 pazienti ricoverati) e di sub intensiva pneumologica (9 pazienti) Malattie infettive (14 pazienti) e di Infettivologia pediatrica (5 pazienti), unità operative dirette rispettivamente da Alfredo Chetta, Maria Majori, Carlo Ferrari e Icilio Dodi. Oltre alle principali degenze covid, al Maggiore è attivo il percorso differenziato di Ostetricia e Ginecologia diretto da Tullio Ghi con 9 pazienti positive al covid con gravidanza a termine ricoverate nel percorso di Ostetricia.

Terapie Intensive

Ad oggi i pazienti covid ricoverati nelle strutture di terapia intensiva coordinate da Sandra Rossi sono 19, suddivisi tra il covid intensive care al quarto piano dell’Ala sud e la terapia intensiva covid al secondo piano dell’Ospedale dei Bambini “Pietro Barilla”. A queste due sezioni, da domani, si aggiungono 8 nuovi letti.  Complessivamente i letti dedicati alle attività di cura covid sono quindi 27 a questi si aggiungono altri 16 letti di intensiva a disposizione delle attività di emergenza-urgenza e di chirurgia programmata per un totale di 43 letti in carico al personale delle unità operativa di prima e seconda Anestesia e rianimazione, dirette rispettivamente da Sandra Rossi e Elena Bignami.

Attività Chirurgica

L’attività in urgenza e non differibile dei 3 dipartimenti Chirurgici di Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, come quella oncologica o tempo – dipendete non subisce nessuna variazione e prosegue a pieno regime. L’attività chirurgica programmata  è ridotta del 30% circa.

Ospedale di Vaio

Anche l’Ospedale di Vaio si riorganizza ed è pronto ad attivare 32 posti letto nell’U.O. di Medicina interna, per garantire la necessaria assistenza a chi, per diverse patologie, deve essere ricoverato ed è anche positivo al coronavirus, pur senza mostrare sintomi rilevanti specifici di COVID-19. Coloro che hanno sintomi gravi continuano infatti ad essere ricoverati all’Ospedale Maggiore di Parma. L'ospedale di Vaio si è inoltre riorganizzato per ampliare la dotazione di letti internistici non-COVID nel Dipartimento Chirurgico e presso la U.O. di Neurologia. A fronte di questa riorganizzazione, nei due ospedali del Presidio Ospedaliero AUSL – Vaio e Borgotaro – l’attività chirurgica programmata è ridotta del 30% circa. Restano sempre garantiti tutti gli interventi urgenti e quelli non procrastinabili, come ad esempio gli interventi oncologici e per traumi. 

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