rotate-mobile
Cronaca Collecchio

Crac Parmalat, chiesto l'arresto per Tanzi. Pericolo di fuga

La richiesta è legata alla vicenda della sottrazione dei quadri da parte dell'ex patron del Gruppo di Collecchio. Con l'avvicinarsi della condanna di II grado aumenta il rischio che Tanzi possa scappare

Dopo la condanna in secondo grado a 10 anni di reclusione il procuratore generale di Milano ha chiesto l'arresto per l'ex patron di Parmalat Calisto Tanzi per il pericolo di reiterazione del reato o di fuga. L'istanza di carcere per Calisto Tanzi è stata ribadita questa mattina davanti ai giudici del Riesame dal Pm milanese Eugenio Fusco, dopo che la Corte d'Appello aveva respinto un'analoga richiesta avanzata tempo fa dalla Procura Generale in seguito alla conferma della condanna in secondo grado per l'ex patron Parmalat. Per questo il Pg ha impugnato il provvedimento di rigetto, che questa mattina è stato discusso. I giudici si sono riservati.

La richiesta di carcere per Calisto Tanzi da parte della Procura Generale di Milano è legata, a quanto si è appreso, alla vicenda della sottrazione dei quadri da parte dell'ex patron di Parmalat, emersa con i sequestri degli scorsi mesi disposti dalla Procura di Parma. Il pericolo di reiterazione del reato, infatti, è connesso proprio al nuovo elemento emerso con il sequestro dei quadri. La Procura Generale ha chiesto il carcere per Tanzi sulla base dell'articolo 275 del Codice di Procedura Penale che permette agli inquirenti di chiedere l'arresto dopo una sentenza, quando ci sono 'elementi sopravvenuti' a carico del condannato. A quanto si è appreso, invece, la richiesta non è legata alla nuova attività imprenditoriale di Tanzi. Il pericolo di fuga, invece, si riferisce al fatto che la sentenza di condanna di secondo grado è prossima a passare in giudicato, mancando solo la pronuncia della Corte di Cassazione.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Crac Parmalat, chiesto l'arresto per Tanzi. Pericolo di fuga

ParmaToday è in caricamento