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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Crac Parmalat, giudici in camera di consiglio: la decisione il 23 aprile

La Corte d'Appello di Bologna si riunirà per una settimana per decidere il verdetto di secondo grado nei confronti di Calisto Tanzi, condannato nel 2010 a 18 anni di carcere in primo grado

"Portero' per sempre il peso indelebile per le sofferenze causate a quanti per colpa mia hanno subito danni". Con un filo di voce l'ex cavaliere del Lavoro ed ex Re del latte Calisto Tanzi, lo scorso 26 marzo nell'aula del Tribunale di Bologna, ha pronunciato il suo 'mea culpa' per il crac Parmalat che ha mandato in fumo i risparmi di decine di migliaia di piccoli azionisti.

Tanzi, 72 anni, arrestato nel 2003, ha negli ultimi anni fatto la spola tra il carcere e l'ospedale Maggiore di Parma e i suoi legali lottano ormai da mesi per ottenere i domiciliari.

L'ex patron dell'azienda di Collecchio ha parlato dunque, rendendo dichiarazioni spontanee, di fronte alla corte d'Appello che oggi si riunira' in camera di consiglio. Una consultazione che dovrebbe durare circa una settimana. Il verdetto di secondo grado, dunque, potrebbe essere pronunciato il prossimo 23 aprile.

Tanzi e' gia' stato condannato dal Tribunale di Milano per aggiotaggio a 10 anni di reclusione, sentenza confermata in Appello e ridotta a 8 anni e un mese dalla Cassazione che si e' pronunciata in via definitiva nel maggio 2011.

Il processo di primo grado per bancarotta fraudolenta e associazione a delinquere celebrato a Parma si e' concluso, invece, nel 2010 con una condanna a 18 anni di carcere. E' questa la pena che a Bologna i legali di Tanzi sperano di modificare in appello.

Il collegio difensivo composto dagli avvocati Giampiero Biancolella, Fabio Belloni e Filippo Sgubbi ha chiesto l'assoluzione per l'accusa di associazione a delinquere poiche' i legali ritengono che il fatto non sussista, mentre resta l'ipotesi di patteggiamento a 5 anni per l'accusa di bancarotta fraudolenta.
 

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