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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Dall'Olio (PD): i lavori sulla cassa di espansione del canale Burla non sono merito del Comune

Il capogruppo PD polemizza con un comunicato dello'amministrazione in cui si annunciava l'inizio del primo stralcio dei lavori per far fronte al problema delle esondazioni, già avvenute nel 2013 e 2014.

Il capogruppo del PD in consiglio comunale Nicola Dall'Olio polemizza con il Comune sull'inizio del primo stralcio dei lavori per la cassa di espansione del canale Burla, riprendendo un annunucio fatto dal Comune stesso nella seconda metà di setttembre. Nel comunicato veniva annunciato l'inizio dei lavori, evidenziando i meriti dell'amministrazione, veniva ringraziato per la collaborazione fondamentale il Consorzio di Bonifica Parmense e l'assessore ai lavori pubblici ed urbanistica Michele Alinovi auspicava la fine del primo stralcio per la prossima primavera.

Dall'Olio ribatte:

"Prendersi i meriti che non si hanno è una abitudine da vecchia politica che non ci si aspetterebbe dai paladini del nuovo e dell’onestà. E’ invece diventato il costume dell’amministrazione Pizzarotti, come dimostra, da ultimo, la vicenda della cassa di espansione del canale Burla in zona SPIP. A leggere il comunicato del Comune pare che la realizzazione del primo stralcio della cassa sia tutto merito di questa amministrazione che “ha fortemente voluto questo intervento”. La realtà è un po’ diversa.

La prima cosa che il Comune dovrebbe dire è che la cassa di espansione è un’opera che si rende necessaria a causa delle vaste aree impermeabilizzate connesse con la realizzazione dei centri commerciali IKEA San-Giovanni e Parma-Retail. Nelle convenzioni di costruzione del 2007 era previsto che i soggetti attuatori contribuissero con loro risorse alla sua realizzazione come opera compensativa.

Dopo 8 anni e 3 esondazioni siamo ora all’avvio dei lavori di un primo stralcio corrispondente a circa un terzo della capienza della cassa di progetto, un’opera che doveva essere già tutta pagata e realizzata prima dell’apertura delle attività commerciali. Come mai questo non è accaduto?

Più che meriti qua si vedono inadempienze. Certo, un terzo della cassa è meglio di niente, ma per mettere in definitiva sicurezza idraulica la zona occorre completare l’opera. E se non è possibile richiamare i soggetti attuatori dei centri commerciali ai loro obblighi, si potrebbero almeno utilizzare le risorse destinate al prolungamento di Via Forlanini, un’altra opera di compensazione inserita nelle convenzioni di costruzione del 2007 per un valore di 2,7 milioni di euro. Visti i maltempi che corrono forse le priorità sono altre. Tutte cose che come gruppo PD avevamo già sollevato con un’interrogazione in Consiglio comunale".

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