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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Scuole, classifica Legambiente: Parma lascia il podio e finisce settima

Presentati i dati di 'Ecosistema Scuola', il rapporto sugli edifici scolastici che tiene conto di servizi, manutenzione, buone pratiche e fonti di rischio. Podio per Trento, Verbania e Prato

Parma scende dal podio e scivola dal terzo posto dello scorso anno al settimo del 2012 nell'indagine "Ecosistema Scuola". Realizzata sui Comuni capoluogo di provincia, è la ricerca annuale di Legambiente sulla qualità delle strutture e dei servizi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. All’indagine partecipano anche le Province italiane, che hanno competenza rispetto alle scuole superiori.
L’indagine nasce con l’obiettivo di restituire una fotografia di quanto gli enti locali competenti investano su politiche che intrecciano la sicurezza e la sostenibilità degli edifici con l’applicazione di buone pratiche.

La top ten
Il podio è conquistato da Trento, Verbania e Prato. Poi Reggio Emilia, Pordenone e Asti. Parma, come detto, è in settima posizione. Seguono Biella, Piacenza e Terni
La graduatoria delle città (i cui dati sono riferiti alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primogrado) è il risultato finale dell’intreccio dei dati relativi alle informazioni generali sugli edifici,certificazioni, manutenzione, servizi messi a disposizione delle istituzioni scolastiche, avvio di pratiche
ecocompatibili, esposizione a fonti di inquinamento ambientale.

La manutenzione degli edifici
Parma è fuori dalla top ten anche per quanto riguarda la manutenzione ordinaria (al 2° posto lo scorso anno) e quella straordinaria (9° posto nel 2011) degli edifici scolastici.

I parametri della ricerca
Le informazioni utilizzate da Legambiente per procedere all'indagine riguardano anagrafica ed informazioni generali degli edifici, quali l'anno di realizzazione, la presenza di aree verdi e la necessità d’interventi di manutenzione; i servizi messi a disposizione delle istituzioni scolastiche e avvio di pratiche ecocompatibili, quali ad esempio la disponibilità di servizio scuolabus e pedibus o l'utilizzo di fonti d’illuminazione a basso consumo energetico; le situazioni di rischio, come la presenza di fonti d’inquinamento interno (amianto, radon) o esterno (atmosferico, elettromagnetico, acustico, pericolo incendi ed esplosioni) e relativi monitoraggi.
 

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