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Cronaca

Detenuto di 44 anni evade dal carcere di Parma

Era atteso sabato sera in carcere per trascorrere la notte, in quanto detenuto in regime di semilibertà. Ma non ha mai fatto rientro negli istituti penitenziari di via Burla

Era atteso sabato sera in carcere per trascorrere la notte, in quanto detenuto in regime di semilibertà. Ma non ha mai fatto rientro negli istituti penitenziari di via Burla. Lo dichiarano il segretario nazionale dr. Campobasso Francesco ed il vice segretario regionale dell’Emilia Romagna Maiorisi Errico. Da domenica, un serbo di 44 anni, condannato per rapina e furto, è ricercato per evasione. L’uomo, tratto in arresto nel 2014, avrebbe finito di scontare la pena nel 2020. Aveva ottenuto la semilibertà a settembre di questo anno per consentirgli di lavorare in una piccola ditta nella città di Parma, ma, al lavoro quel giorno, non si è proprio presentato.

“Purtroppo rispetto a tali episodi – affermano i due sindacalisti - si rileva quanto sia sempre più importante che la politica in generale sia chiamata a rivedere urgentemente il sistema dell'esecuzione della pena del nostro paese, affinché la stessa favorisca il corretto reinserimento sociale dei detenuti”. Secondo il Sappe - sindacato autonomo di polizia penitenziaria -, bisognerebbe ristabilire i giusti livelli di premialità fino all'erogazione di provvedimenti di carattere preventivo o disciplinare che siano veramente in grado di fungere come contraltare ai possibili benefici anche per l'ammissione al lavoro esterno. Oltre a provvedere all'assunzione nazionale di educatori i quali, registrando nel ruolo una grave carenza, difficilmente riescono a stabilire le giuste priorità tra i detenuti meritevoli di accedere ai benefici detentivi.

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