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Cronaca

Tragedia sfiorata in stazione: detenuto sventa un accoltellamento

Il 39enne Abramo Contino, in custodia cautelare presso l’Associazione San Cristoforo, ha disarmato l'aggressore che stava per colpire il rivale al bassoventre, bloccandolo fino all'arrivo dei poliziotti

Un gesto di coraggio estremo che ha permesso di evitare una tragedia, che si stava per consumare davanti ai suoi occhi. Un detenuto 39enne ha sventato un accoltellamento che avrebbe potuto avere gravi conseguenze. È accaduto il 19 dicembre 2018, ma è stato reso noto solo ora che sono state adottate le misure di sicurezza a tutela del ragazzo che nella serata dello stesso giorno, è intervenuto per bloccare una violenta aggressione.

Abramo Contino, 39 anni, catanese, detenuto in attesa di giudizio, in stato di custodia cautelare presso l’Associazione San Cristoforo fondata e diretta a Parma da Don Umberto Cocconi, nel tardo pomeriggio stava rientrando da Reggio Emilia dove aveva effettuato un esame clinico, per il quale aveva beneficiato di uno speciale permesso di uscita. Appena sceso dal mezzo di trasporto, come da prassi, telefona ai carabinieri per comunicare il suo avvenuto rientro in città ed il suo portarsi verso il luogo nel quale è detenuto ai domiciliari. Mentre era ancora al telefono con i militari, nel sottopassaggio di Piazzale Carlo Alberto dalla Chiesa, nota due persone azzuffarsi con violenza. Uno dei due reclamava il cellulare che l’altro gli aveva sottratto (come dopo dagli stessi rivelato) quale pegno per un debito. Il presunto creditore rispondeva ai pugni violenti, stringendo il collo del suo avversario e tentando di colpirlo con delle lunghe forbici, dapprima alla gola e successivamente all’addome.

Il 39enne, immediatamente riferiva ai carabinieri al telefono e successivamente alla Centrale Operativa del 112 che, per competenza, inviava sul posto una volante della polizia e 4 mezzi della Polizia Municipale di Parma. Nell’attesa, al vedere del sangue dei primi tagli che uno dei due riusciva, nel tumulto, a compiere ad una mano dell’avversario (nel tentativo di colpirlo al bassoventre) il detenuto scongiurava il peggio inserendosi nella lite e sottraendo prontamente il grosso paio di forbici, mentre manteneva stretto da dietro l’aggressore. Nel frattempo giungevano sul posto i primi mezzi dei Vigili Urbani, proprio nei momenti in cui l’ospite della S. Cristoforo assicurava abbracciato da dietro l’aggressivo accoltellatore, e mantenendo sotto la pianta dei piedi le forbici.

All’arrivo degli agenti, Abramo Contino ha consegnato l’aggressore che, appena lasciato, tentava la fuga seppur invano perché subito raggiunto da altri poliziotti accorsi numerosi. All’arrivo dei volontari della Pubblica Assistenza, si procedeva a valutare e disinfettare le ferite da taglio e le contusioni, frutto della bagarre. Il detenuto si metteva subito a disposizione dell’Autorità Giudiziaria sino a tarda sera, per garantire agli agenti la redazione del verbale di testimonianza stilato dal Nucleo di Polizia Giudiziaria del Comando di Polizia Municipale del Comune di Parma. 

"Si evidenzia -si legge in una nota dell'Associazione San Cristoforo- l’esempio di abnegazione ed esposizione al pericolo di una persona attualmente detenuta in attesa di giudizio, che ha garantito la sicurezza pubblica e l’incolumità della vittima, che avrebbe potuto subire danni peggiori. Ciò è anche frutto dell’impegno rivolto all’integrazione ed alla rieducazione dei ristretti che ogni giorno svolge l’Associazione San Cristoforo ed i suoi operatori. Una riflessione vada fatta a contrasto dei pregiudizi che spesso subiscono anche coloro i quali sono detenuti in custodia cautelare, solo perché in attesa della conclusione del proprio processo". 

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