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Cronaca

Rivoluzione digitale, Millecolori: "Il Comune non ha una strategia"

L'associazione chiama in causa l'amministrazione comunale su uno dei capisaldi del programma dei 5 Stelle: "La rete Wi-fi dovrebbe crescere, perché il Comune non adotta il modello dell'open government?

Rivoluzione digitale a Parma. Caposaldo del programma elettorale del Movimento 5 Stelle. Non tutti sono d'accordo su come la giunta Pizzarotti la sta portando avanti. "I cittadini e le imprese di Parma -esordisce Luca Cominassi dell'associazione Millecolori- non possono permettersi di perdere le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale. Purtroppo la giunta Pizzarotti, nonostante una parte del programma M5S fosse proprio dedicata alla connettività, non ha ancora dimostrato di avere una strategia digitale.

"Noi crediamo che la città possa rinascere partendo anche dal talento, dalla tecnologia e dalla tolleranza. Millecolori vuole far conoscere le pratiche migliori in materia, dimostrando che, soprattutto in un momento di crisi e nonostante le risorse limitate, è possibile credere nel futuro digitale di Parma. Per cominciare, si dovrebbe introdurre un articolo nello statuto della città per dichiarare che l’accesso a Internet è un diritto essenziale da garantire a tutti. L’amministrazione deve urgentemente migliorare le infrastrutture indispensabili per lo sviluppo digitale della città. Internet rappresenta infatti una condizione necessaria per garantire pari condizioni di informazione ai cittadini e di innovazione per le imprese. Anche da Parma bisogna contribuire a ridurre il digital divide italiano".

La rete comunale WI-FI dovrebbe crescere, sia per quanto riguarda la copertura del territorio che per velocità e tempo di accesso, oggi davvero insufficienti. Creando sinergie con altri enti locali, bisogna introdurre sistemi di autenticazione comuni che permettano di muoversi utilizzando le stesse credenziali. Per assicurare la diffusione della banda ultra larga è necessario che il Comune promuova un catasto del sottosuolo per verificare la fibra ottica esistente/utilizzata in città, creando un tavolo di confronto con gli operatori privati".

Perché il Comune non adotta il modello dell’open government? L’attività amministrativa deve aprirsi per garantire un controllo diffuso sulla gestione della cosa pubblica, rendendola così più affidabile. Il Comune potrebbe cominciare pubblicando subito un portale dedicato agli open data: l’obiettivo è il rilascio dei dati pubblici via web, in formato aperto e riutilizzabile, per favorirne il riuso da parte dei cittadini e delle imprese. Così facendo si migliora la qualità dell’attività amministrativa, creando un meccanismo virtuoso con benefici sia interni all’amministrazione (più trasparenza ed efficienza) che esterni (i dati liberati possono diventare materia prima per sviluppare nuovi servizi).

Anche a Parma bisogna cominciare a creare un ecosistema favorevole alla nascita di una città tecnologica. Il Comune deve fare la sua parte perché nasca un’area ad alto tasso di creatività dove professionisti, start-up, makers e hackers possano interagire per sviluppare nuovi progetti. Gli spazi ci sono. Stay tuned".

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