Dipendenti della Provincia, i sindacati battono i pugni: "Ente in paralisi, più consapevolezza e responsabilità"

I sindacati alzano l'ascia di guerra contro la Provincia per la sua "paralisi acuta" nel dare risposte ai dipendenti che, a causa della riorganizzazione dell'Ente voluta dalle nuove leggi nazionali, portebbe ad importanti tagli di personale e riassemblamenti.

I numeri? 450 dipendenti che diventeranno 150 entro fine anno, 40 saranno prepensionati e altri 150 presi a carico dalla Regione. 

I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno inviato una lettera al Presidente della Provincia Frittelli per annunciare la proclamazione dello stato di agitazione di tutti i dipendenti dell'Ente in quanto "i tempi per dare delle risposte concrete sono stretti e bisogna che l'Ente dia garanzie ai lavoratori per il loro futuro professionale" ma ad oggi le risposte che sono arrivate ai sindacati non sono state soddidfacenti in quanto "l'Ente non si assume la responsabilità nè sul piano politico nè su quello tecnico di come affrontare la situazione".

I 150 dipendenti che rimarranno in carico all'ente Provincia confermano i sindacati "non hanno garanzie stipendiali a partire dal 2016".

Così i sindacati evidenziano una "grave sottovalutazione della situazione a fronte di percorsi di riassetto della Provincia che stanno giungendo al termine". 

L'allarme nell'affrontare il problema è finalizzato a "ridurre i rischi al minimo termine" perchè "non è più tollerabile trattare i dipendenti come fossero pedine". 

I sindacati quindi lamentano "un'assenza di governance e di trasparenza" da parte della Provincia che sembra stia aspettando "un commissariamento da parte della Regione che per ora non ci può essere".

Concludendo, la riflessione finale è semplice: "sappiamo che Provincia è un Ente in difficoltà ma il silenzio non è sicuramente una strategia valida".