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Cronaca

Disabili e integrazione: arriva il progetto "Altri lavori"

Uno spot per presentare un progetto di impegno e integrazione nel lavoro dedicato ai disabili. Si chiama "Altri lavori" ed è promosso dal Consorzio di solidarietà sociale. Già 24 i percorsi attivati

"I luoghi non esistono, i luoghi sono fatti di persone, e ogni persona può rendere il luogo diverso e speciale". Inizia così lo spot realizzato da Gianpaolo Bigoli per presentare un progetto dedicato all'integrazione di persone colpite da disabilità quello presentato dal Consorzio di solidarietà sociale, sostenuto da Fondazione Cariparma e Ausl, Comune di Parma, Sorbolo, Colorno e Mezzani. Si chiama "Altri lavori" e mira a creare un piano in grado di attivare in modo innovativo sia la comunità che risorse nuove a risposta di nuovi bisogni sociali del territorio.  Il progetto "Altri lavori", per cui si considera conclusa la sperimentazione e aperto il passaggio alla messa a sistema dei percorsi, prevede il coinvolgimento di persone con disabilità che abitano le cooperative sociali del Consorzio in percorsi d’impegno e di integrazione all’interno di diverse realtà del territorio. GUARDA LO SPOT

24 sinora i percorsi e i luoghi attivati, tra cui circoli, bar, orti sociali, trattorie, aziende, società sportive e associazioni che si sono resi disponibili a sperimentare l’opportunità di accogliere persone che, pur avendo una disabilità, hanno autonomie che possono tradursi in impegno e utile contributo in attività varie. Tra loro Amatori Parma Rugby, Orti sociali Via Venezia, Circolo ristorazione La Buzéca, Edicola Al giornalér, Associazione Neurofibromatosi cistica, Società Sportiva ASD Paradigna, Circolo Inzani, Riserva Naturale Parma Morta,  Trattoria Saggitario  di Casaltone, Bar Centro Sociale Sorbolo, Bar Centro Sociale anziani orti del Garda, Bar ARCI San Lazzaro, Associazione Di Mano in Mano, Lino’s Coffee, Trattoria Scarica, Asilo Nido Girotondo, Il Ghirigoro Bottega e Garabombo di Fidenza, Conad Nuova Salsomaggiore Terme, Lavasecco Bruna e Istituto di bellezza Marlene di Noceto. Si tratta di percorsi individuali che prevedono impegni settimanali che possono variare in base non solo alle esigenze dei singoli ma anche delle realtà che li ospitano. La cooperativa sociale mantiene la responsabilità del percorso e rimane riferimento costante per la persona disabile, per la famiglia, per i servizi, per i luoghi di accoglienza. Gianpaolo Bigoli, il regista, richiama l’importanza di affidarsi, anche sui temi sociali, a nuove forme di linguaggi, come quello di uno spot, per raggiungere anche chi non quotidianamente lavora in modo professionale con la disabilità. Uno spot significativo, che mira a sensibilizzare sull'importanza di dare un'opportunità a chi vive in condizioni di disabilità, nell'intento di ampliare la rete di realtà disponibili ad aderire al progetto.

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