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Cronaca

Dalle principesse alle operaie: folla per le parmigiane 'illustri'

Ieri pomeriggio l'Auditorium del Carmine era pieno. Posti a sedere esauriti e tante persone in piedi per la presentazione del "Dizionario biografico delle Parmigiane", promosso e realizzato dalla Provincia di Parma

Che sia un’opera corale, alla quale ha partecipato un intero territorio e che ha colto nel segno rispondendo a un’esigenza vera del territorio stesso, l’ha dimostrato la folla che ieri pomeriggio ha gremito l’Auditorium del Carmine: posti a sedere esauriti e tante persone in piedi per la presentazione del “Dizionario biografico delle Parmigiane”, promosso e realizzato dalla Provincia di Parma con il contributo della Fondazione Cariparma e curato da Fabrizia Dalcò. 1530 nomi: dalle imperatrici alle contadine, dalle regine alle attrici, alle partigiane, alle docenti, alle infermiere, e poi cuoche, lavandaie, scienziate, scrittrici e così via.

Donne che hanno fatto la nostra storia: nate a Parma e nel Parmense ma anche nate altrove ma qui vissute a lungo. Sono loro le protagoniste del Dizionario: un’opera che colma una lacuna rilevante nel nostro territorio, nata innanzitutto per rendere visibili le tracce significative che le donne hanno lasciato in campo politico, sociale, economico, culturale; e un’opera appunto corale, collettiva: alla quale hanno contribuito, con i loro ricordi e le loro informazioni, tante realtà, associazioni, enti, organizzazioni ma anche famiglie e cittadini di Parma e del Parmense.

“La vostra presenza, che è andata al di là delle aspettative, è una testimonianza importante. Siamo orgogliosi e compiaciuti del successo, dell’attenzione e della curiosità che questa iniziativa sta producendo”, ha esordito rivolgendosi al pubblico l’assessore alle Pari opportunità della Provincia Marcella Saccani, che ha creduto fortemente nell’idea del volume e ha dato un contributo fattivo di memoria. “Non si era mai prestata l’attenzione necessaria – ha proseguito - a una presenza importantissima che ha costruito insieme a tanti uomini un tessuto sociale, una storia e anche dei valori etici: la presenza delle donne è stata ed è significativa, il loro ruolo rilevante. Con quest’opera abbiamo cercato di dimostrarlo. Vi si trovano principesse e operaie delle fabbriche, donne che hanno fatto la resistenza, religiose, donne dello spettacolo, modiste, sarte, cantanti, attrici, cuoche e molte alte ancora: tanta ricchezza e tanta storia, in una ricerca che ci ha fatto fare scoperte importanti e che incuriosirà anche i lettori. Questa iniziativa è anche un voler abbracciare tutte queste donne, che hanno reso la nostra città e il nostro territorio quello che sono”.

“È un lavoro importante che ha colto un’esigenza e un bisogno, e che ha avuto una risposta visibile già qui oggi con il tanto pubblico presente. Un lavoro di rilievo non solo perché è qualcosa che mancava ma soprattutto perché ci obbliga a fare i conti con una realtà che spesso è rimasta parcellizzata e non valorizzata in tutti i suoi aspetti: la presenza e l’importanza per la nostra comunità della componente femminile e del ruolo che ha svolto. Il tutto trattato con un approccio molto concreto, sostanziale”, ha commentato il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, che ha parlato di “lavoro che porta con sé anche una grande valenza emotiva” e si è detto “orgoglioso che nel mio mandato sia potuto uscire un volume come questo”.

1530 nomi: dal periodo imperiale romano (grosso modo il I secolo dopo Cristo) ai giorni nostri, fino a figure scomparse solo un mese fa. Di ciascuna il Dizionario propone una scheda biografica che ne ricostruisce vita e opere. Ampio anche l’apparato fotografico: 32 immagini pubblicate grazie alla disponibilità dell’Istituzione Casa della musica, del Museo Glauco Lombardi, della Galleria nazionale, del Comune di Fontanellato, di famiglie e amici delle donne presenti nel libro.

Molto soddisfatto il presidente della Fondazione Cariparma Carlo Gabbi, che ha sottolineato come “il nostro territorio sia stato qualificato dalla presenza e dall’operato del genere femminile”. “La vostra folta partecipazione in un momento di così grande difficoltà per tutti – ha aggiunto Gabbi rivolto al pubblico - è un segnale da rimarcare: iniziative come queste mobilitano le forze migliori perché aiutano tutta la società a riemergere”.
Poche parole, infine, da parte della curatrice Fabrizia Dalcò, che ha parlato di “un lavoro davvero collettivo, a cui hanno partecipato tantissime persone” e ha ringraziato in particolare Marcella Saccani, “che è davvero l’anima di questo libro e lo ha fortemente voluto: perché la memoria e la storia delle donne rimanga”.

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