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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Don Reverberi, la Diocesi: "E' estraneo ai fatti, non fu complice delle torture"

"A fronte della rinnovata diffusione di notizie non vere e tendenziose -scrive la Diocesi di Parma- circa la presunta, quanto inesistente, complicità di don Franco Reverberi nelle torture ai prigionieri durante la dittatura argentina, ci preme ribadire la totale estraneità ai fatti di don Franco, in quanto non era presente nei luoghi e nei tempi indicati, né ricopriva nel 1976 l’ incarico  di cappellano militare nella cui veste sarebbe stato incriminato. Questo si evince nella copia autentica della comunicazione 11 Settembre 1980 del Vicariato Castrense del Ministero della Difesa dello Stato Argentino rivolta al Segretario della Cancelleria del Vescovo di San Rafael ove è certificato che il Parroco Franco Reverberi era stato “nominato Cappellano Ausiliario con destino allo Squadrone dell’Esplorazione di Cavalleria di Montagna n. 8” con decreto n. 12313 dell’11 settembre 1980, confermato anche dai timbri di ricezione del Ministero della Difesa.

La Corte di Appello di Bologna con sentenza n. 13173/13 del 29.10-06.11.2013 ha dichiarato “che non sussistono le condizioni per l’accoglimento della domanda di estradizione di Reverberi Franco” e la Corte di Cassazione, sesta sezione penale, con propria sentenza n. 1290 (sezionale) e n.46634/14 del 17 Luglio-12 Novembre 2014 ha così definitivamente statuito in ordine all’appello che ne aveva fatto la Repubblica Argentina “P.Q.M. rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali. Manda alla Cancelleria per gli adempimenti di cui all’art. 203 Disp. Att. c.p.p.” . Ciò dovrebbe bastare come prova inconfutabile per accogliere, in buona fede, la verità dei fatti.

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