rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Rada Zarkovic agli studenti della Sanvitale: "Sono prima di tutto una pacifista"

La presidente della cooperativa Insieme ha incontrato gli studenti del Liceo delle Scienze Umane e ha raccontato la sua storia. 'Frutti di pace è il nome della marmellate prodotte dalle donne di Bratunac, 'risorte' dopo la guerra

“Sono prima di tutto una pacifista, poi un’imprenditrice. Non mi interessa il passato – spiega Rada Zarkovic – vorrei provare a immaginare il futuro, perché come troverete scritto sui nostri prodotti: per un mondo migliore non basta sognare, con i frutti di pace lo puoi cambiare. Sono sicura che chi si approccia ai nostri prodotti lo fa la prima volta per simpatia umana, per la nostra storia non facile, per poi acquistarlo di nuovo perché è un prodotto di qualità.” Rada è la presidente della cooperativa "Insieme" che rappresenta la rinascita femminile delle donne bosniache all'indomani della tragica guerra che ha colpito la loro terra.

Questa mattina (4 marzo), ha raccontato la sua storia drammatica ma anche di riscatto, agli studenti del Liceo delle Scienze Umane Sanvitale di Parma. L'incontro, organizzato da Coop Nordest e Legacoop Parma, ha messo in luce le potenzialità della società cooperativa come forma di impresa nata per soddisfare i bisogni delle persone, dal lavoro al miglioramento condiviso delle condizioni di vita. Le donne di Bratunac sono risorte e si sono date una nuova possibilità, costituendo una cooperativa per la produzione di marmellate e succhi di frutta realizzate con le culture tradizionali della territorio: i frutti di bosco, i lamponi e le more. La raccolta di questi frutti non richiede grande forza fisica, può essere praticata anche da donne sole e da famiglie con membri in età avanzata e permette a una famiglia di diventare autonoma con pochi investimenti.

"Frutti di pace", questo è il nome delle marmellate biologiche prodotte, che, insieme ai suchi di frutta, sono commercializzate nella rete di vendita Coop Consumatori Nordest: un nome evocativo perché non sono soltanto un prodotto buono e realizzato con criteri di lavorazione legati alla terra e ai suoi ritmi, ma anche un prodotto etico. Contengono infatti fra gli ingredienti il valore di quello che le donne di Srebrenica sono riuscite a costruire: la libertà e la dignità per sé e le loro famiglie.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rada Zarkovic agli studenti della Sanvitale: "Sono prima di tutto una pacifista"

ParmaToday è in caricamento