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Cronaca

Droga al parco Ducale, arrestati quattro gambiani

Il fornitore, un 36enne residente nel milanese, e tre pusher: due reclutati per la consegna di marijuana e hashish

I Carabinieri della Compagnia di Parma hanno eseguito tra il 9 febbraio e il 29 marzo, diverse ordinanze cautelari emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti di 4 cittadini gambiani. Si tratta di un 29enne, ritenuto la mente del gruppo, Lamin Dibba, e di due 24enni, Sariyan M L Jatta e Bakary Trawally,  indagati per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente.  La seconda ordinanza cautelare ha interessato il 36enne Samateh Lamin ed è correlata alla prima dato che, da un cellulare rubato a un ragazzo di Monticelli Terme, l'uomo ha allacciato diversi contatti via Whatsapp con Lamin Dibba.

L’indagine, condotta dalla Stazione di Monticelli Terme parte proprio dal sequestro (eseguito nel maggio del 2020 a carico di un ragazzo di Monticelli), di un cellulare: lo stesso è servito per mettere in contatto Samateh e Lamin.

Il 20 agosto 2020 i Carabinieri di Monticelli hanno arrestato Dibba, sorpreso mentre tornava da Milano con 400 grammi di marijuana acquistati dal suo fornitore, portati liberamente in treno. Le indagini hanno consentito di acquisire ulteriori elementi: attraverso le dichiarazioni di una trentina di persone, anche minorenni, che si erano riforniti da Dibba, (vendeva quasi sempre marijuana ed hashish) all’interno del Parco Ducale, i carabinieri hanno arricchito il fascicolo, mentre dimostravano attraverso individuazioni fotografiche, numerose operazioni.

I militari hanno raccolto elementi utili per la ricostruzione, da gennaio a ottobre 2020, di diverse cessioni di stupefacente e ciò ha consentito di ipotizzare un giro di affari pari a circa 24 mila euro. Alla luce delle indagini è stato possibile sostenere che, dal giorno dell’arresto, Dibba abbia continuato a svolgere l’attività di cessione accordandosi telefonicamente con gli acquirenti. Ed è qui che entrerebbero in gioco Jatta e Trawally, reclutati per la consegna.

Dopo i primi arresti, l’attività è proseguita al fine di procedere alla identificazione del fornitore milanese da cui il 29enne ha acquistato più volte lo stupefacente.  Dall’utenza telefonica contattata per accordarsi per l’acquisto e seguendo le tracce dei pagamenti, è stato possibile identificarlo nel 36enne Samateh Lamin, residente a Cinisello Balsamo, sul quale sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza. Il 29 marzo è stato arrestato. I militari, nel corso della perquisizione, hanno rinvenuto una borsa con dentro 750 grammi di marjuana e il necessario per il confezionamento. E' stato smantellato un complesso e articolato sistema di cessioni consolidato nel tempo con modalità e tecnica costante, con notevoli guadagni ed elevata disponibilità di droga, così da rendere più grave la condotta degli indagati.

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