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Cronaca Parco Ducale

Viaggio tra i pusher del Parco Ducale

La terza parte dell'inchiesta di Parmatoday sullo spaccio: abbiamo passeggiato a piedi per un'ora, lasciando intendere di essere potenziali clienti, ma senza mai chiedere droga. Ecco cosa è successo

I pusher cambiano strade ma non quartiere. Sempre in Oltretorrente, sempre a ridosso delle zone più frequentate da studenti e in generale dai residenti. Se le retate delle forze dell'ordine hanno avuto come conseguenza tutta una serie di fermi e di arresti i pusher e chi li organizza hanno deciso di spostare il tiro in una zona forse meno visibile. Molti spacciatori stanno abbandonando sempre più Viale dei Mille e viale Vittoria in direzione Parco Ducale, possibilmente nelle zone più interne. E così abbiamo deciso di provare a vedere, come avevamo fatto in via dei Mille e viale Vittoria, cosa succede girando per un paio d'ore nelle zone più calde dello spaccio. Come prima cosa siamo entrati all'interno del parco dall'ingresso di via Kennedy.

Erano le 19.00: dopo circa venti minuti in cui abbiamo camminato, da soli, all'interno del Giardino, il primo spacciatore ci ferma e ci offre della droga. La classica marijuana, che ovviamente rifiutiamo e proseguiamo la nostra piccola indagine. Intorno a noi pochissime persone: qualche ragazzo che fa jogging, qualche altro che sembra tornare dalle lezioni dell'Università di Parma. Chi sembra di fretta e si dirige verso la stazione per prendere il treno che lo riporterà a casa. Tra i cespugli, di fianco alle panchine del parco ci sono diversi giovani, che hanno appoggiato le biciclette alle panchine e sono fermi sempre nello stesso posto. Prendiamo la via centrale quando sono ormai le 20.00: in tre ci fermano e ci offrono altro, coca e qualcos'altro che non capiamo.

Dal nostro piccolo punto di osservazione sembra che qui, rispetto ai viale, lo spaccio sia più 'esplicito': i pusher parlano di più forse perchè si sentono meno eposti anche se la caserma dei carabinieri è a due passi. Le retate non si contano: anche l'altro giorno molti 'cavallini' della droga sono scappati. La regola è sempre quella di nascondere la droga per non averla addosso: prima nei cestini e sotto le panchine poi, dopo i blitz delle forze dell'ordine, addirittura sugli alberi. E il Giardino Ducale diventa un deposito di sostanze stupefacenti, da prelevare come se fosse un bancomat. 

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