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Cronaca

Ennesima aggressione in via Burla: un detenuto prende a pugni un agente

Fns Cisl: "Chiediamo, con forza, che il detenuto autore del grave gesto, di cui in premessa, venga urgentemente trasferito ad altro penitenziario, ai sensi di quanto previsto dalle vigenti circolari dipartimentali"

Nel pomeriggio di venerdì 25 novembre, presso un reparto detentivo della Media Sicurezza nel carcere di via Burla, un detenuto magrebino avrebbe aggredito un ispettore del Corpo di Polizia Penitenziaria, con un pugno al volto. L’ispettore sarebbe intervenuto nel reparto, assieme ad altro personale di Polizia Penitenziaria, per sedare una rissa tra detenuti e nel tentativo di dividere i protagonisti della rissa, avrebbe riportato una distorsione al ginocchio giudicata guaribile in 15 giorni. 

"Dall’inizio dell’anno sono state molteplici le aggressioni subite dal personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso l’istituto ducale - si legge in un comunicato diffuso Giuseppe Bruno, coordinatore territoriale Fns Cisl di Parma - senza che mai siano stati presi provvedimenti realmente risolutivi. La situazione, viceversa, sta precipitando, anche a causa di scelte dell’amministrazione sempre più bizzarre, che potrebbero raggiungere il culmine dell’incomprensibilità da qui a pochi giorni, laddove si dovesse dar seguito ad una importante riduzione dei posti letto riservati ai detenuti della Media Sicurezza ed alla conseguente maggiore difficoltà di separarli in base ad etnie, comportamento intramurario, stato patologico e/o frequenza percorsi di studio, formativi, lavorativi; il tutto senza fornire alcuna informazione preventiva alle OO.SS. del corpo. Il personale è stanco di lavorare in condizioni tanto precarie e pericolose per la propria incolumità psicofisica e chiede, unicamente, di poter essere maggiormente tutelato dall’amministrazione penitenziaria. Pertanto, nel richiamare il precedente carteggio prodotto da questa O.S. in tema di aggressioni del personale e nell’auspicare l’adozione di quei pochi provvedimenti che abbatterebbero immediatamente il rischio che tali eventi critici si reiterino all’interno del fronte detentivo, chiediamo, con forza, che il detenuto autore del grave gesto, di cui in premessa, venga urgentemente trasferito ad altro penitenziario, ai sensi di quanto previsto dalle vigenti circolari dipartimentali".

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