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Cronaca

Impronta di carbonio, Eridania Sadam partecipa al bando del Ministero

La sub-holding del Gruppo Maccaferri di Bologna, detentrice dello zuccherificio di San Quirico (Parma), è l'unica società del settore saccarifero nazionale a far parte del pool di 22 aziende assegnatarie

Eridania Sadam, sub-holding del Gruppo Maccaferri di Bologna, detentrice dello zuccherificio di San Quirico (Parma), è l’unica società del settore saccarifero nazionale a far parte del pool di 22 aziende assegnatarie del bando pubblico di finanziamento per l’analisi dell’impronta di carbonio nel ciclo di vita dei prodotti di largo consumo. Un innovativo progetto co-finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con uno stanziamento complessivo pari a 1.600.000 euro. Si tratta di un’iniziativa di eccellenza, un case history di virtuosa collaborazione tra pubblico e privato per un progetto che pone al centro alcuni obiettivi di fondo: l’applicazione della metodologia di calcolo della carbon footprint a livello nazionale e la sperimentazione in funzione delle peculiarità dei diversi settori economici, l’elaborazione di metodi per la riduzione dei gas a effetto serra e la diffusione di best practice in questo campo.

Il primo “Carbon Footprint” zucchero
Da sempre attenta alla qualità e al rispetto dell’ambiente come fattori propulsivi della propria attività ed elementi cardine per operare con rispetto dei territori in cui si muove e per valorizzare la filiera italiana dello zucchero, Eridania Sadam ha realizzato, con la consulenza tecnica di Ecoinnovazione (spin-off di ENEA - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), un’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment - LCA), secondo lo standard ISO 14040 e ISO 14044, dello zucchero Zefiro in confezione da 1kg per la vendita al dettaglio e sfuso per i clienti industriali. Scopo del progetto è stato l’individuazione e l’attuazione di misure per ridurre le emissioni di gas climalteranti, associate a tutto il ciclo di vita dello zucchero: dalla produzione delle materie prime fino allo smaltimento degli imballaggi.  Nell’ambito dello studio, la cui revisione critica è stata affidata ad ENEA, sono state analizzate le migliori tecnologie e tecniche attualmente disponibili per ridurre gli impatti - in particolare quelle connesse alle emissioni di gas climalteranti.

L’analisi della carbon footprint. E oltre
Dall’analisi del ciclo di vita dello zucchero sono emerse una serie di dati interessanti.  Innanzitutto il valore della carbon footprint, ovvero la misura delle emissioni di gas climalteranti associate all’intero ciclo di vita dello zucchero. Per produrre 1 kg di zucchero Zefiro vengono emessi 1,31 kg C02 e il contributo più significativo (69%), in questo senso, è associato alla fase di trasformazione industriale della barbabietola.

Inoltre, partendo dai risultati emersi dallo studio, Eridania Sadam ha voluto anche elaborare – unica azienda nel settore saccarifero a livello internazionale – una Dichiarazione Ambientale di Prodotto, in modo da garantire  una completa e corretta informazione aziendale, evitando fenomeni di green washing. La DAP è uno strumento volontario che fornisce informazioni quantitative in merito alle prestazioni ambientali del prodotto e suddivise in funzione delle varie fasi di ciclo di vita. Per lo zucchero Zefiro, lo zucchero premium extrafine,  i dati riportati nella DAP sono riferiti ad un 1 kg di prodotto confezionato.

Eridania Sadam ha scelto di andare oltre a quanto richiesto dal progetto ministeriale, analizzando, con il supporto di Ecoinnovazione non solamente la carbon footprint dello zucchero ma anche altri impatti ambientali del prodotto quali ad esempio le risorse necessarie (energetiche e materiali) per la produzione di 1 kg di zucchero confezionato (unità di riferimento) o i rifiuti prodotti. La DAP prevede anche una certificazione da parte di un organismo indipendente per verificare i risultati dello studio di LCA condotto, attività che è stata affidata all’ente internazionale di certificazione DNV. Attualmente l’iter di certificazione è in fase di completamento e la DAP sarà disponibile a breve sul sito www.environdec.com.

“Si tratta di un altro tassello della nostra politica ambientale – afferma Daniele Bragaglia Direttore Generale Eridania Sadam - che è da sempre orientata a ridurre l’impatto ambientale dei nostri prodotti e dei processi di filiera, tramite anche continui miglioramenti tecnologici. Il nostro è un approccio sistemico, riconosciuto scientificamente  e strutturato, che si propone come “focus” quello di ridurre le emissioni in tutto il ciclo produttivo in modo rispettoso nei confronti dell’ambiente, prestando attenzione alla salvaguardia dei territori nei quali l’azienda opera. Un percorso dal grande valore sociale che stimola anche il ruolo da protagonista che sempre di più sta assumendo il consumatore, il quale ha possibilità di tradurre un gesto quotidiano, come quello di zuccherare bevande o ricette, in un gesto più responsabile che può contribuire significativamente ad una scelta di consumo che rispetti l’ambiente”.

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