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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Drogati già a 13 anni. Pauroso incremento del consumo tra i minorenni nell'ultimo anno

E c'è un dato allarmante che riguarda il consumo di eroina

L’arresto di Rhaddai Moutia, trovato in possesso di 640 grammi di eroina, ha fatto suonare il campanello d’allarme. La ‘grande mamma’, la ‘regina’ delle droghe è tornata a farsi sentire e in maniera assai forte. E il dato più allarmante è quello che riguarda il consumo di eroina anche tra i giovani. E giovanissimi. Già in una nostra inchiesta avevamo riportato alla luce fatti eclatanti. I tredicenni si drogano, fanno uso di sostanze stupefacenti in maniera abbastanza abituale e preferiscono le droghe, che hanno un effetto più immediato e hanno un costo più ridotto, rispetto all’alcol, che pure è diffuso tra i ragazzi dai 15 ai 21 anni. Tra queste sostanze c’è anche l’ero. A Parma mancava da un po’ di tempo. Gli spacciatori, che alla lunga hanno affinato tecniche per smerciare cocaina e sostanze oppiacee varie, legati più che altro al mondo dei cannabinoidi, hanno messo le mani anche su una delle droghe più antiche del mondo. Hanno imparato a raffinare e a diluire l’eroina purissima, con un rapporto uno a quattro. In alcuni casi si arriva anche a ottenere cinque dosi, dato che l’eroina che gira in città è purissima e viene ‘scemata’ con sostanze che ne attenuano lo sballo. I motivi per cui  accade questo possono essere molteplici: i consumatori sono tanti, la richiesta è aumentata negli ultimi tempi e l’età si è ridotta sensibilmente. Non sono più solo i cosiddetti tossici a farne uso, a trovare un effimero rifugio nelle braccia della ‘grande mamma’ delle droghe, sono anche e soprattutto i ragazzi che frequentano anche i quartieri più pop di Parma. L’Oltretorrente è diventata una pista di pattinaggio, dove continuano a scivolare nella morsa degli stupefacenti giovani di ogni età, che hanno cambiato anche le abitudini e che per una sera di sballo, si fanno abbindolare da spacciatori in bicicletta che ti stanno addosso e ti inducono in tentazione. Così, la droga più comune che si somministra per endovena, oggi viene consumata in altri modi: inalata, fumata. Di siringhe se ne trovano in giro, nei parchi o nei posti di periferia, ma sono comunque diminuiti parecchio. I consumatori attualmente, per non dare troppo nell’occhio, non procedono quasi più con una somministrazione endovenosa, ma vanno per altre vie, meno efficaci ma non per questo meno pericolose. Che l’eroina sia in netta ripresa e attualmente dimostrato da alcuni dati. Sono stati sequestrati dalla polizia circa cinque chili e mezzo dal gennaio di quest’anno a oggi. Un dato assai pericoloso se si rapporta con quello relativo al 2015: 3 chili e 130 grammi. E ancora meno, vistosamente ridotta, era la sostanza sequestrata nel 2014: la miseria di 330 grammi. Niente, se paragonato ai 5 chili di adesso. Un aumento del 545% dal 2014 al 2016, e dal 2014 al 2015 del 300%. Mentre dal 2015 al 2016 è quasi raddoppiato. Pazzesco. E la cosa più preoccupante è che dal 2012 al 2015 la percentuale relativa al consumo di oppiacei è rimasta pressoché immutata: 78% nel 2012, 77% nel 2013 e 76% nel 2014/2015. Nel corso di questo arco temporale che va dal 2012 al 2015, il consumo di cannabinoidi è rimasto fisso tra il 6% e il 9%, mentre quello della cocaina tra il 13% e il 15%. Mentre il consumo di altre droghe e/o  farmaci è salito all’8,7%. 

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