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Cronaca

Espropri di terreni per opere pubbliche: debito fuori bilancio per più di 1 milione

Questa è solo la punta dell'iceberg perché il debito potrebbe raggiungere somma 7,5 milioni di euro contando le numerose procedure di esproprio che al momento non hanno trovato soluzione

Sono 5 le procedure espropriative mai concluse che costeranno al Comune 1 milione e 64 mila euro. Ieri la Commissione "Bilancio" si è riunita per discutere del riconoscimento del debito fuori bilancio dovuto al mancato pagamento delle indennità relative a 5 espropri che, dal 2000 ad oggi, non sono mai stati portati a termine. Inoltre si tratta di opere per cui è decaduto il termine dei 5 anni previsti per il completamento della procedura espropriativa e ciò significa che attualmente le stesse opere sono in regime di occupazione illegittima, per questo i proprietari dei terreni potrebbero fare ricorso al Tar con ulteriori e più pesanti conseguenze economiche per il Comune.

Dunque è necessario che l'Amministrazione provveda alla conclusione dell'acquisizione delle aree collegate alle seguenti opere:
- intersezione tra Strada Valere di Sopra, via Pini, via Cocchi: 37.966,08 euro
- asse di collegamento viabilità Sud - viabilità Est di Parma 1° stralcio: 251.204,45 euro
- asse di collegamento viabilità Sud - viabilità Est di Parma 2° stralcio: 458.776,16 euro
- risezionamento di via Paradigna - strada di raccordo tra la S.S. Asolana e via Paradigna: 291.766,40 euro
- sottopasso stradale-ferroviario di via Cremonese: 24.725,00 euro

Ma questa è solo la punta dell'iceberg perché il debito potrebbe raggiungere somma 7,5 milioni di euro contando le numerose procedure di esproprio che al momento non hanno trovato soluzione, senza calcolare gli eventuali ricorsi che potrebbero vedere contestate il calcolo delle indennità e far salire ulteriormente la cifra.

Una situazione spiacevole che ha creato qualche malumore tra i consiglieri presenti in commissione. Dal capogruppo del M5s, Marco Bosi, al consigliere del Pd, Massimo Iotti le considerazioni sono state semplici e legittime: prima di tutto c'è da chiarire come è possibile che dal 2000, e anche in fase commissariale, non sia emersa questa situazione; inoltre, come sottolinea Bosi, "è importante attribuire delle responsabilità e conoscere i nomi di chi ha sbagliato anche se si potrà fare solo questo dal momento che qualsiasi azione legale è annullata dalla prescrizione".

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