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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Finanza scopre estetista abusiva. Lavorava a casa, senza requisiti igienico-sanitari

Nel corso delle attività è stata anche rinvenuta l’agenda ove l’estetista annotava gli appuntamenti relativi ai trattamenti estetici da eseguire

La Guardia di Finanza di Parma, nell’ambito degli ordinari servizi, ha ulteriormente intensificato l’attività di controllo economico del territorio, dedicando particolare attenzione anche al settore del “sommerso da lavoro”, ovvero alle attività commerciali ed artigianali esercitate abusivamente, anche eseguite presso le abitazioni private e, che, più delle altre, sfuggono ai controlli previsti dalla legge, sia in materia fiscale, amministrativo ed igienico sanitario.

L’attività operativa, effettuata con tecniche di osservazione, consentiva di individuare una estetista che esercitava il proprio servizio presso la sua abitazione privata; l’andirivieni di donne di tutte le età che entravano ed uscivano ad intervalli regolari da quella porta ha insospettito i militari delle Fiamme Gialle. Individuate le generalità della persona che viveva in quell’abilitazione, si scopriva che la stessa non deteneva alcuna autorizzazione amministrativa e sanitaria, e svolgeva tale attività in assenza di una regolare posizione fiscale, pubblicizzandola anche su sito internet.

Avuta la certezza dello svolgimento dell’attività abusiva, veniva richiesta alla locale Autorità Giudiziaria l’emissione di un provvedimento di accesso domiciliare ai sensi della normativa in materia di IVA e di II.DD.. All’interno dell’abilitazione privata vi era un locale adibito in via esclusiva all’attività di estetista, completo di tutti gli arredi e gli strumenti necessari per l’esercizio di tale attività. Veniva contestato l’esercizio dell’attività di estetista in assenza dei requisiti previsti dagli artt. 2, 3 e 6 del “Regolamento comunale per l’esercizio delle attività di acconciatore, barbiere, estetista, tatuatore e applicatore di piercing” approvato con deliberazione del Consiglio Comunale di Parma n. 2/1 in data 20.01.2009, contestate le violazioni amministrative di inottemperanza ai requisiti igienico sanitario dei locali, delle attrezzature e della conduzione igienica delle attività di estetista, tatuatore e applicatore di piercingnonché di esercizio dell’attività di estetista senza presentazione della dichiarazione di inizio attività. Nel corso delle attività è stata anche rinvenuta l’agenda ove l’estetista annotava gli appuntamenti relativi ai trattamenti estetici da eseguire; i dati rinvenuti saranno utilizzati per le successive contestazioni di natura fiscale.

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