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"Fahreneit 451", il visionario capolavoro di Truffaut per “Cinema alla Casa della Musica”

Martedì 18 alle 21, ad ingresso gratuito

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

Continuano con successo il programma di “Cinema alla Casa della Musica”, la rassegna organizzata con la collaborazione della Cineteca del Comune di Bologna e dedicata a “Rota e Herrmann: i musicisti di Fellini e Hitchcock a cent’anni dalla nascita”: il nuovo appuntamento è quello fissato per le ore 21 di martedì 18, con la proiezione, come sempre ad ingresso gratuito, di uno dei film-mito del Novecento, Fahreneit 451, di François Truffaut. «Stammi a sentire Montag: a tutti noi una volta nella carriera, viene la curiosità di sapere cosa c'è in questi libri; ci viene come una specie di smania, vero? Beh dai retta a me Montag, non c'è niente lì, i libri non hanno niente da dire!». Queste parole, rivolte dal capitano dei vigili del fuoco al milite modello Montag, protagonista del film, riassumono un po’ la storia, davvero tristemente visionaria, del romanzo di Bradbury che Truffaut fa sua. In una società del futuro, disumana e dispotica, tutti i libri sono fuorilegge. I pompieri hanno il compito di trovarli e bruciarli tutti. Montag, capo di una centrale operativa di pompieri, scopre la bellezza della lettura e lotta invano per distruggere il sistema che vieta il possesso di libri. Finirà per fuggire dalla società e rifugiarsi in una comunità di uomini libro che imparano a memoria, per salvarli dalla morte, i libri più diversi della storia umana. Film predittivo, al pari di 1984, di fantapolitiche svolte della società futura, esso infatti sottolinea lo strapotere mediatico assunto dal mezzo televisivo. In tutta la vicenda l'onnipresente schermo casalingo costringe la popolazione a un’ebete sudditanza nei confronti del potere. I libri, sovversivi per definizione, costituiscono una possibile via di fuga verso nuovi orizzonti. Il finale del film è dimesso e malinconico, pur portando con sé una forte dose di speranza. Montag, sfuggito all'arresto - anche se in tv è stato inscenato il suo finto omicidio da parte del potere - si rifugia nella bucolica comunità degli Uomini libro, persone di ogni età e sesso che perseguono l'unica possibile salvezza eterna per i libri, mandandoli a memoria per le future generazioni. Un'idea e una prospettiva che non puossono che affascinare del tutto Montag, personaggio umano che ha ritrovato il senso vero della vita, fuori dal sistema, fuori dalla società, definitivamente dentro se stesso e dentro la storia (del libro).   Altre informazioni sull’attività della Casa della Musica su www.lacasadellamusica.it

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