
"Ecco il nostro inferno a 35 gradi: senz'acqua e senza gas con i bambini"
Tre famiglie in un palazzo di Pontetaro da due mesi sono costretti ad utilizzare le taniche: i vecchi inquilini hanno lasciato un debito per le bollette e il proprietario ha fatto staccare tutto
"Viviamo senz'acqua e senza gas, con i bambini. Tutto è iniziato due anni fa". Inizia così il racconto di tre famiglie con bambini che vivono all'interno di un palazzo a Pontetaro. La loto storia inizia due anni fa quando gli altri inquilini hanno lasciato lo stabile, in condizioni critiche dal punto di vista dell'abitabilità, senza pagare quanto dovuto per le bollette di gas e acqua. Si parla di 7 mula e e di 12 mila euro: un debito che il proprietario, a cui sono intestate le due bollette - per il gas solo quello che fa funzionare il riscaldamento- non ha voluto saldare, anche perchè quei soldi avrebbero duvuto metterli le famiglie che avevano vissuto lì dentro fino a quel momento.
Gli attuali inquilini, tre famiglie e tre singoli che vivono dei sei appartamenti rimasti abitati, denunciano la loro drammatica situazione: "Guarda, dobbiamo lavarci con queste taniche. Utilizziamo baccinelle e contenitori dell'acqua, che ricarichiamo alla fontana, per tutto: per fare da mangiare, per lavarci. In cucina, in bagno abbiamo le taniche dell'acqua, dal rubinetto non esce nulla. Il contatore dell'acqua è stato sempre intestato al proprietario che, dopo che gli altri inquilini hanno pagato il debito, ha deciso di non saldare il debito e di non far riaprire l'acqua. Ma, con i bambini e senz'acqua non possiamo vivere in condizioni decenti. Con questo caldo, a fine luglio, questa situazione è inaccettabile".