rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Shock anafilattico, la denuncia di Respiro Libero: "Da un mese non si trova il farmaco salvavita"

L'adrenalina autoiniettabile, unico trattamento di emergenza efficace in caso di shock anafilattico, non è disponibile dai primi di giugno nella farmacia dell'azienda ospedaliera di Parma. L'associazione Respiro Libero denuncia una situazione di potenziale pericolo

"La farmacia dell’ospedale di Parma -si legge in una nota di Respiro Libero- è sprovvista da oltre un mese dell’unico vero farmaco salvavita per trattare nell’immediato gli shock anafilattici: si tratta dell’adrenalina autoiniettabile Fastjekt 330 della Meda Pharma, indicata per pazienti a rischio di anafilassi con un peso corporeo a partire dai 30 kg, quindi circa dai 9-10 anni in su. Il prodotto equivalente ma con posologia adatta a bambini di peso inferiore risulta invece per fortuna disponibile.

Le famiglie di Parma che avessero necessità di sostituire la propria “penna salvavita” per tenere lontano l’incubo di uno shock anafilattico, potenzialmente letale per i propri bambini o per i propri ragazzi allergici, non hanno oggi come oggi altra scelta se non quella di andare a cercare l’adrenalina fuori provincia e acquistarla a proprie spese.

LA NOTA DELL'AUSL. "Quanto segnalato dall’Associazione Respiro Libero tramite comunicato stampa corrisponde al vero ed è all’attenzione dell’Azienda USL, che gestisce il servizio di distribuzione diretta di farmaci attivo all’Ospedale Maggiore di Parma. Alla data dell’ultimo ordine fatto presso il magazzino centrale, i primi di luglio, è infatti emerso che la ditta fornitrice del farmaco Fastject 330 non era nella condizione di evadere la richiesta. Per questo motivo, l’Azienda USL si è subito attivata per reperire il farmaco salvavita presso altro centro, dove il prodotto è disponibile. Già domani – 9 luglio - è in consegna una prima fornitura, seguita da un’altra nei prossimi giorni. Da giovedì mattina, quindi, sarà possibile riprendere la fornitura a favore di chi ne ha la necessità".

“E’ già discutibile che il SSN ci garantisca gratuitamente esclusivamente una dose l’anno – commenta Margherita Marchiani, presidente di Respiro Libero, associazione per la qualità della vita dei bambini e dei ragazzi allergici – ma in questi giorni siamo andati oltre il limite dell’accettabile: in una famiglia in cui vi sia un allergico a rischio anafilassi, la presenza dell’adrenalina è un fondamentale elemento di sicurezza, i nostri figli sanno che la devono portare sempre con sé, a scuola, agli allenamenti, quando si esce con gli amici… andando in vacanza, o anche solo a fare una passeggiata al parco, si può stare sereni solo se si ha l’adrenalina autoiniettabile a disposizione. L’ospedale non ne ha più e ci dice che l’azienda produttrice è in ritardo con l’approvvigionamento, in effetti anche nelle farmacie cittadine si trova solo qualche pezzo, avanzi di magazzino, ma il prodotto non è ordinabile. Un equivalente al Fastjekt è stato di recente ritirato dal commercio per problemi all’ago. Insomma, per il sovrapporsi di diverse cause, oggi Parma è senza un farmaco salvavita per quella crescente fetta di popolazione che soffre di allergie. Proprio in estate, quando maggiore è l’esposizione a rischi quali gli insetti o le disattenzioni nell’alimentazione. Ricordiamo che in agosto, l’anno scorso, nella zona di Scipione Ponte, una mamma ha salvato sua figlia, allergica agli imenotteri, iniettandole l’adrenalina subito dopo una puntura di ape, mentre attendeva il 118”.

“Ci chiediamo – prosegue Margherita Marchiani - perchè l’allergia continui ad essere sottovalutata dalle aziende sanitarie locali e se sia concepibile che l’unica cosa che si è pensato di fare al punto distribuzione del farmaco in Azienda Ospedaliera è temporeggiare, cercando di tranquillizzare i pazienti allergici e i genitori dicendo che si può usare l’adrenalina scaduta, o suggerendo di andare ad acquistare il farmaco fuori provincia, in località strane dove sembrerebbe possibile spuntare dei prezzi molto convenienti, visto che si tratta di un farmaco che costa circa 80 euro a confezione. Noi però non possiamo accettare dalla sanità pubblica questo approccio, a oltre 30 giorni da quando la scorta di Fastjekt si è esaurita: abbiamo verificato che a Bologna e in tante altre province il problema non c’è, è il nostro ospedale che deve muoversi e gestire correttamente la distribuzione di questo farmaco fondamentale per tante famiglie e tanti bambini. Sperando che non si presenti il caso, ci chiediamo cosa succederebbe se uno shock anafilattico non potesse essere curato prontamente per via di questa grave mancanza”,

L’associazione aggiornerà gli interessati sull’evoluzione di questa vicenda attraverso il sito web www.respirolibero.net e facebook www.facebook.com/associazionerespirolibero. E’ inoltre attivo un servizio di primo ascolto su allergie e minori contattabile al 377 5002089 o all’email info@respirolibero.net".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Shock anafilattico, la denuncia di Respiro Libero: "Da un mese non si trova il farmaco salvavita"

ParmaToday è in caricamento