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Cronaca

Regio, Pizzarotti: "Il Festival Verdi non è la festa della salsiccia"

Presentato lo studio sull'impatto economico del Festival. Pizzarotti: “Speriamo che si traduca in fatti il tanto atteso emendamento alla legge di stabilità, che consentirebbe al Teatro Regio di contare su risorse stabili e certe per poter programmare la sua attività"

Il sindaco è intervenuto oggi al Teatro Regio in occasione della presentazione dello studio sull’impatto economico del Festival Verdi 2013, quello del bicentenario. Pizzarotti ha colto l’occasione per lanciare un messaggio politico inequivocabile: per far vivere il Regio servono risorse dello Stato. “Speriamo – ha affermato – che si traduca in fatti il tanto atteso emendamento alla legge di stabilità, che consentirebbe al Teatro Regio di contare su risorse stabili e certe per poter programmare la sua attività. La scure del Governo – ha continuato il sindaco di Parma – se confermata, ci toglierebbe qualcosa come 20 milioni di euro nel 2015, e sarebbe inevitabile anche la ricaduta sul nostro contributo al Teatro. Spero – ha continuato Pizzarotti – che Governo e ministri ci sentano, e soprattutto che i Parlamentari di Parma siano al lavoro per ottenere il risultato che tutti auspichiamo. Questo studio che viene presentato oggi  – ha concluso – ci dice che la cultura può essere una risorsa, anche dal punto di vista economico. E se è così i nostri governanti devono capire che il Festival Verdi è un valore assoluto, non è la festa della salsiccia”.
 
Dopo Pizzarotti è intervenuto Carlo Fontana, che si appresta a concludere la sua avventura al Regio. L’amministratore esecutivo ha anticipato i risultati del Festival 2014, che ha registrato oltre 14.000 spettatori alle rappresentazioni teatrali. Fontana ha anche tracciato un sintetico bilancio del suo mandato: riduzione del debito ad un terzo in due anni, bilancio in attivo sia nel 2013 che nel 2014 , risanamento dei conti ampiamente avviato e, purtroppo, obbligata riduzione di attività nel 2014 per  la riduzione delle risorse.

“Chiudo qui – ha ribadito Fontana – anche  perché ormai non esistono più in Italia e neppure a Parma, le condizioni per fare bene il lavoro che ho fatto per tutta la vita”. Dopo l’intervento del Rettore Loris Borghi (“oggi è cambiato tutto, bisogna fare i conti con la spending review, ma ricordiamoci che la cultura può pagare, anche dal punto di vista economico”), i docenti Gino Gandolfi, Giulio Tagliavini e Beatrice Luceri hanno presentato lo studio sull’impatto economico del Festival verdi 2013, dal quale si conferma che per il Festival del Bicentenario, per ogni 100 euro investiti, la comunità di Parma ne ha incassati 230 e che il Festival 2013 ha prodotto un “arricchimento reale del territorio” di circa 3.500.000 di euro.

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