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Cronaca Fidenza

Fidenza, gli operatori scolastici: "Non riducete l'organico"

Nonostante le decisioni del Ministero non cessano le preoccupazioni: in un documento, sostenuto dalla Cisl Scuola, i lavoratori chiedono garanzie: "I tagli comprometterebbero l'attività"

Il Ministero dell'Istruzione ha deciso di incrementare l'organico, dei docenti e del personale Ata, per le scuole dell'Emilia Romagna, comprese quelle di Parma. Attraverso l'Ufficio Scolastico Regionale si è saputo che saranno 23 i nuovi docenti che verranno destinati agli Istituti scolastici di Parma, quattro le unità di personale Ata. Il tutto per le esigenze di sdoppiamento delle classi. Le Maestre ed i Maestri autoconvocati avevano invece espresso soddisfazione per la notizia della stabilizzazione di 238 docenti precari.

Nonostante questa presa di posizione le proteste per il rischio di riduzioni di organico non cessano. Da Fidenza giunge l'appello di una trentina di operatori scolastici in servizio nella Direzione Didattica di Fidenza con la richiesta che non venga ridotto l'organico dei sei plessi, che contano complessivamente 37 classi. Attualmente in servizio vi sono sei assistenti amministrativi e 24 collaboratori scolastici, che espletano i servizi connessi ad un'offerta formativa che vede impegnati 114 docenti e 1275 alunni. Nel documento, sostenuto dalla Cisl Scuola ed inviato agli uffici scolastici regionale e provinciale, le preoccupazioni per eventuali tagli per il prossimo anno scolastico.

"Per ciascun plesso il personale in servizio risulta in numero appena sufficiente a garantire l'indispensabile azione di assistenza, vigilanza e cura dell'igiene, anche in considerazione del fatto che i plessi hanno strutture complesse, inoltre bisogna considerare che dopo l'inaugurazione nel settembre scorso di una nuova sezione di scuola dell'infanzia nella scuola “De Amicis”, non è stato assegnato altro personale". Il Segretario generale della Cisl scuola di Parma precisa che ulteriori riduzioni comprometterebbero il puntuale svolgimento dell'attività amministrativa ed un adeguato raccordo con l'attività didattica e l'indispensabile servizio di sorveglianza sui minori, per questo la Cisl invita le autorità politiche del territorio a compiere gli opportuni interventi per scongiurare eventuali riduzioni.

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