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Cronaca Lubiana / Strada Antonio Zarotto

Parma ricorda Filippo Cantoni: inaugurata una targa al centro sportivo Maccanelli

Oggi pomeriggio alle ore 14 il sindaco Federico Pizzarotti, l'assessore allo Sport Giovanni Marani, i ragazzi dell'Audace del 1995, tutti insieme, hanno ricordato Filippo Cantoni, morto in un incidente stradale il 25 gennaio 2014 a Bezze di Colorno

Oggi pomeriggio alle ore 14 il sindaco Federico Pizzarotti, l'assessore allo Sport Giovanni Marani, i ragazzi dell'Audace del 1995, tutti insieme, hanno ricordato Filippo Cantoni, morto in un incidente stradale il 25 gennaio 2014 a Bezze di Colorno. Una tragica fatalità: Filippo è uscito di strada con la sua auto a pochi metri da casa sua. Il campione di rugby, tesserato con il Rugby Colorno. Sono passati solo due mesi dalla scomparsa del 18enne, una stella nascente del rugby nazionale. Oggi il padre Stefano Cantoni e la madre si sono ritrovati per ricordare il figlio, insieme agli amici e ai compagni di squadra ed hanno inaugurato una targa dedicata a Filippo al centro sportivo Maccanelli in via Zarotto. 

“Era il figlio che ogni genitore vorrebbe avere”: queste parole pronunciate da Gianfranco Bellè davanti ad “una targa ricca di sentimento” sono la sintesi migliore della cerimonia che ha accompagnato lo scoprimento della targa in memoria di Filippo, voluta dagli “ex Audacini del 1985”, i suoi compagni di tante battaglie calcistiche nel campo sportivo del Parco Ferrari prima che Filippo si dedicasse al rugby, raggiungendo risultati di eccellenza.Ad abbracciarlo idealmente nel giorno di quello che sarebbe stato il 19° compleanno c’era tutto il mondo sportivo di Parma, “Il ricordo delle persone resta - ha affermato il Sindaco – quando l’affetto lo tiene vivo. Questa tragedia ha commosso tutti noi – ha continuato – e come Comune abbiamo fatto il possibile per agevolare questo gesto dei compagni di squadra che viene dal cuore”. Prima dello scoprimento della targa, il commosso pensiero del padre. “Quello di Filippo è un sorriso che non si dimentica – ha detto con la voce rotta dall’emozione – e il pensiero di questi ragazzi dell’’95 che hanno giocato, gioito e sofferto con lui in questo campo è la prima testimonianza dell’affetto verso Filippo, un trascinatore nella scuola nello sport e nella vita. Per noi è durissima – ha concluso guardando la moglie – ma oggi è lui che protegge noi”.

Una targa per Filippo Cantoni

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