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Cronaca

Evasione, i dati della Finanza: redditi non dichiarati pari a 33,5 milioni di euro

La Guardia di Finanza di Parma ha reso noti i risultati del lavoro svolto nei primi sette mesi del 2013. Le Fiamme gialle hanno effettuato 174 controlli che hanno portato a scoprire un'ingente evasione per redditi non dichiarati

La Guardia di Finanza di Parma ha reso noti i risultati del lavoro svolto nei primi sette mesi del 2013. In particolare le Fiamme gialle hanno effettuato 174 controlli che hanno portato a scoprire un'evasione fiscale per redditi non dichiarati pari a 33 milioni e 500mila euro. Sono stati individuati anche 19 evasori totali e paratotali per  una base imponibile di 29 milioni 159mila euro, mentre per quanto riguarda l'emissione di scontrini su 1.056 controlli sono state rilevate 302 infrazioni.

Continuano le verifiche anche nel campo del lavoro dove su 32 controlli sono emerse delle irregolarità in 23 casi, ovvero nel 71% dei soggetti verificati, mentre sono stati scoperti 182 i lavoratori in nero 100 dei quali sono stranieri. Per quanto riguarda, invece, i soggetti beneficiari di prestazioni sanitarie agevolate senza averne diritto su 40 persone controllate ne sono state denunciate 27.

"Nel corso dei primi sette mesi del 2013 - si legge nella nota inviata dalla Guardia di Finanza - le Fiamme gialle di Parma hanno concentrato ogni risorsa operativa al fine di tutelare l’economia legale e il corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello stato, dell’Unione Europea, delle regioni e degli enti locali allo scopo di garantirne il corretto impiego per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale.

In particolare l’azione operativa del corpo mira a colpire nella loro globalità tutti i fenomeni che si connotano per la capacità di mettere a rischio contemporaneamente più interessi economici e finanziari, attraverso specifiche tecniche d’indagine proprie di una forza di polizia.
I risultati ottenuti dalla guardia di finanza di Parma, evidenziati nel prospetto allegato, sono il frutto del consolidamento della lotta all’evasione e all’elusione fiscale, al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica ed, in generale, al rafforzamento dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità economico-finanziaria e dei traffici illeciti.

Sul piano della lotta all’evasione e all’elusione fiscale l’attenzione è stata e sarà rivolta verso i “grandi fenomeni evasivi” che presentano una maggiore lesività per gli interessi erariali; rientrano in questo piano d’azione tutti gli interventi nei confronti dell’economia sommersa, delle frodi IVA, all’evasione fiscale internazionale e quella collegata ad altri illeciti economico-finanziari. allo stesso tempo, sono state affinate le strategie operative per arginare anche i “fenomeni evasivi di massa” (ad esempio, l’omesso rilascio di scontrini e ricevute fiscali).
 
Per quanto riguarda, invece, la spesa pubblica, il forte impulso dell’autorità di governo ha spinto il corpo a rafforzare lo sforzo operativo in questo settore, incrementando ulteriormente il presidio ispettivo in tutti i maggiori comparti di spesa pubblica, indirizzando l’azione di servizio verso la repressione dei più gravi e diffusi fenomeni di frode (indebite percezioni di contribuzioni pubbliche, reati contro la pubblica amministrazione, sprechi di denaro pubblico).

Atteso che la Guardia di finanza è l’unico organo di polizia economico - finanziaria a competenza generale, l’attività operativa delle Fiamme gialle di Parma si è ulteriormente indirizzata al contrasto, sotto il profilo economico-finanziario, della criminalità, mediante investigazioni rivolte a prevenire la formazione di capitali di origine criminale ed aggredendo i patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni delinquenziali, anche attraverso lo sviluppo delle segnalazioni di operazioni sospette".

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