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Cronaca

Fingevano di vendere vino e prodotti tecnologici online, truffati centinaia di clienti: perquisizioni a Parma

Ecco come funzionavano le truffe scoperchiate dalla Guardia di Finanza: 4 arresti e 1.5 milioni di euro sequestrati

Vendevano su alcuni siti di e-commerce diversi prodotti, dai vini ai buoni carburante, fino ai prodotti tecnologici, facendo pubblicità anche su televisioni e radio di livello nazionale. A Parma ci sono state alcune perquisizioni in studi professionali. Le società che facevano riferimento al gruppo criminale decapitato oggi, mertedì 16 luglio, dalla Guardia di Finanza di Cremona - che ha arrestato quattro persone per associazione a delinquere finalizzata alle truffe on-line, frode fiscale, bancarotta fraudolenta e riciclaggio - venivano poi liquidate al momento 'giusto', quando i clienti chiedevano di avere la merce per la quale avevano effettuato pagamenti in anticipo. Tramite questo meccanismo i quattro che, secondo le indagini, erano parte dell'associazione a delinquere, riuscivano ad ottenere soldi dalle centinaia di clienti, che venivano sistematicamente truffati. Oltre agli arresti sono stati sequestrati beni mobili ed immobili provento di reato per circa 1,5 milioni di euro.

Le vendite erano riservate a titolari di partita IVA e prevedevano un acquisto minimo non inferiore a mille euro la metà del quale doveva essere versato tramite bonifico al momento dell’ordine e la restante parte al momento della spedizione. In realtà le società non erano in possesso di alcun prodotto destinato alla vendita e pertanto nulla veniva mai inviato nonostante le reiterate lamentele e querele per truffa presentate dagli ignari clienti, diverse centinaia. Dopo qualche tempo le società titolari dei siti di e-commerce venivano messe in liquidazione. Le indagini hanno accertato che le somme di denaro ricevute sui conti correnti delle società utilizzate per le truffe venivano trasferite ad altre società simulando il pagamento di operazioni in realtà mai effettuate e quindi, successivamente monetizzate, attraverso altri trasferimenti e/o sotto forma di stipendi, pagamenti di consulente, restituzioni di finanziamenti soci, anticipazioni di utili, tutti a favore degli organizzatori ed ispiratori del gruppo criminale.


 

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