Incendio di 2 ripetitori telefonici: la Procura di Bologna apre un fascicolo
E' giunta via mail la rivendicazione scritta dell'incendio delle centraline telefoniche, sul posto scritte a favore di Marco Camenisch, ecologista in carcere in Svizzera. Si segue la pista anarco-insurrezionalista
E' il sito informa-azione.info a riportare la rivendicazione dell'incendio ai 2 ripetitori telefonici avvenuto a Bianconese di Fontevivo e scoperto ieri mattina dai Vigili del Fuoco. La mail è stata ricevuta in forma anonima e riportata sul portale.
IL TESTO DELLA RIVENDICAZIONE
"Nella notte tra il 29 e 30 agosto abbiamo incendiato 3 ripetitori nei pressi dell'uscita Parma ovest dell'autostrada A1. Il paesaggio in cui erano inseriti comprende, nel giro di poche centinaia di metri, una linea ferroviaria a/v con i suoi annessi cantieri, centrali elettriche, un'autostrada, allevamenti intensivi, fabbriche e ville di lusso; molte di queste infrastrutture alimentano il mega mostro della macchina tecnologica industriale e l'insaziabile sete di energia e mobilità richiesta dal modo di vita civilizzato occidentale. Ognuna di queste strutture ci ispira solo distruzione e il desiderio della fine di questo assurdo mondo, fieri di essere disadattati e non addomesticabili! A tutti/e gli/le indomiti/e guerrieri/e in cui arde l'istinto per la libertà! Questa è per te, Marco,fratello e compagno! Che l'azione si propaghi per tutti/e i/le nostri/e compagni/e in carcere! Solidarietà a Elisa, Ale, Katia, Sergio, Paola, Stefano, Giulia e Peppe in carcere per l'op.Ardire, a Gabriel Pombo Da Silva e agli/alle indagati/e dell'op.Mangiafuoco".
LE INDAGINI
La procura di Bologna ha aperto un fascicolo per porto di materiale incendiario, danneggiamento aggravati dalla finalità eversiva per l'incendio doloso appiccata contro tre ripetitori della telefonia mobile a Bianconese di Fontevivo. La procura, la cui Dda ha competenza su questo tipo di reati, ipotizza che l'attentato sia riconducibile alla matrice anarco-insurrezionalista, poiché vicino ai ripetitori è stata trovata la scritta 'Marco Camenish libero' con la A cerchiata, e perché gli ordigni avevano un innesco già visto in attentati di questo tipo, con uno zampirone utilizzato come miccia a lenta combustione. Ieri infatti dei tre ordigni piazzati uno non si è innescato. E' stato analizzato dagli inquirenti: si tratta di un panetto bianco di materiale infiammabile, cui è legato con un elastico un pezzetto di spirale di zampirone, fissato poi con delle mollette. Quando la brace dello zampirone raggiunge il panetto si innesca la combustione.