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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Furto di metadone al Sert: la Polizia ritrova i farmaci in un casolare abbandonato

Dopo il furto, effettuato nella notte tra il 17 e il 18 marzo gli inquirenti si sono messi al lavoro, scandagliando il mondo dei tossicodipendenti: alla fine una 'gola profonda' ha rivelato il luogo in cui era nascosto il bottino, in un casolare a Vigolante

La mattina del 18 marzo, personale della Squadra Volanti e della Sezione Antirapine della Squadra Mobile si è recata in questa via del Taglio presso il S.E.R.T. in quanto era stato perpetrato un furto. Sul posto si accertava che durante la notte, ignoti, dopo aver superaro le varie protezioni passive (allarmi) erano riusciti ad accedere all’interno della struttura giungendo alla cassaforte ove è custodito tutto il materiale farmaceutico di maggior valore e maggiormente a rischio in quanto costituente le terapie da somministrate ai tossicodipendenti.

Da rilevare, inoltre che, i malviventi avevano portato via l’intera fornitura di metadone nella disponibilità del SERT e, di conseguenza, ci sono stati gravi problemi con i pazienti che nella mattinata di venerdì si sono presentati per ritirare la terapia che avrebbe dovuto coprire le loro esigenze per l’intero fine settimana. La particolarità del furto in se stesso e la pericolosità di un così ingente quantitativo di farmaci destinati ai pazienti con problemi di tossicodipendenza, ha indotto gli investigatori della Squadra Mobile ad attivare una meticolosa attività d’indagine concentrando le attenzioni nell’ambiente dei tossicodipendenti. Infatti le possibilità erano due ossia che il furto fosse stato perpetrato su commissione  e, pertanto, presumibilmente anche destinato all’estero oppure che fosse opera di un qualche delinquente locale e che la merce, una volta che si fossero calmate le acque, poteva essere immesso sul “mercato nero” con ingenti guadagni da parte dei venditori.

Per tale ragione sono state effettuate decine di controlli  e verifiche nell’ambiente dei tossicodipendenti e non, al fine di poter rintracciare in tempo la refurtiva ed individuare i responsabili. Questa pressante attività di controllo ha evidentemente fatto sentire il “fiato sul collo” ai diretti responsabili del furto ovvero ai committenti, al punto tale da affidare ad una  “gola profonda” la giusta segnalazione per individuare la refurtiva; così, dopo alcuni giorni, è giunta una telefonata sul 113, da parte di un anonimo, che ha indicato un casolare abbandonato e diroccato posto in località Vigolante.

Gli investigatori della Sezione Antirapine hanno individuato il casolare in argomento, procedendo al piantonamento dello stabile, nella speranza di “pizzicare” iresponsabili del furto o, magari, gli addetti alla custodia del prezioso bottino. Dopo oltre 48 ore di ininterrotto servizio di osservazione presso il casolare, oramai consapevoli che nessuno si sarebbe portato sul posto, e temendo che i farmaci potessero deteriorarsi, si procedeva al recupero del materiale, per la successiva riconsegna ai responsabili ASL. Gli investigatori hanno proceduto ad ispezionare il casolare ove, alla fine, in un fienile posto al primo piano, nascosto sotto ante e cassette di legno,  si è rinvenuto, tutto il bottino del SERT, meticolosamente confezionato in sacchi di cellophane più volte sigillati. Tutto il materiale rinvenuto è stato trasportato negli uffici della Squadra Mobile e, nella mattinata odierna, è stato restituito al responsabile del S.E.R.T

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