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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Giornata Mondiale dell'Acqua, il Coordinamento: "Deve essere pubblica e di qualità"

"Il 22 Marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Acqua. Non si tratta di una semplice ricorrenza. Per noi del Coordinamento Acqua Pubblica di Parma è l’occasione per riflettere sulle criticità di un modello di sviluppo che scarica sulla risorsa idrica e la sua gestione le sue contraddizioni"

"Il 22 Marzo -si legge in una nota- si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Acqua. Non si tratta di una semplice ricorrenza. Per noi del Coordinamento Acqua Pubblica di Parma è l’occasione per riflettere sulle criticità di un modello di sviluppo che scarica sulla risorsa idrica e la sua gestione le sue contraddizioni. 

A quasi tre anni dal Referendum del 2011, in cui 27 milioni di cittadine e cittadini, hanno detto no alla privatizzazione dei servizi pubblici e al profitto sull’acqua, nel nostro Paese si continua a pagare il profitto sulle tariffe, gli acquedotti non sono stati resi pubblici e il diritto umano all’acqua continua a essere violato: a chi non può pagare viene staccata la fornitura idrica. Il Governo e il Parlamento italiano continuano a disattendere la richiesta referendaria e hanno affidato la regolamentazione del servizio idrico e della tariffa alle regole della concorrenza e del mercato, attraverso l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas. La nuova tariffa stabilita per il servizio idrico contiene, di fatto, ancora, la remunerazione del capitale investito, che era stata abolita con il referendum

La ri-pubblicizzazione del servizio idrico è impedita da ragioni di comodo (il pubblico è inefficiente) e dalla mancanza di risorse finanziarie. La Cassa Depositi e Prestiti, originariamente concepita per prestare denaro a tasso agevolato alle amministrazioni per gli investimenti, non eroga più questo servizio. I cittadini italiani sottoscrittori di risparmio postale consegnano il loro denaro ai privati per i loro disegni speculativi! Se più dell’80% delle entrate della CDP SpA deriva dal risparmio dei lavoratori e dei cittadini, si pongono problemi rilevanti di diritto all’informazione e di diritto alla partecipazione alle scelte di destinazione degli investimenti. Con la trasformazione di Cassa Depositi e Prestiti in società per azioni nasce una questione ineludibile di democrazia partecipativa: i lavoratori e i cittadini devono avere voce sulla destinazione dei soldi prestati e partecipare all’indirizzo delle scelte sugli investimenti da intraprendere, ad esempio ponendo vincoli di destinazione a finalità sociali ed ambientali degli stessi. Per parlare di questi temi e squarciare il velo di silenzio che li circonda vi aspettiamo numerosi lunedì 24 Marzo presso la Sala Civica “Cittadella”, Viale Bizzozero 9 dalle 17.30 alle 20 per un pubblico dibattito".

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