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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Pablo / Viale Antonio Gramsci

Giornata mondiale di lotta all’Ictus “Ospedale aperto” sabato 29 ottobre

Incontri gratuiti con i medici e valutazione dei parametri di rischio presso gli ambulatori della Clinica Geriatrica. Prenotazioni al numero dell’associazione 346/9892871

La sezione parmense di A.L.I.Ce (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale), in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria, promuove sabato 29 ottobre l’iniziativa “Ospedale aperto”, in occasione della Giornata mondiale di lotta all’Ictus cerebrale, giunta alla settima edizione.

La Giornata vuole offrire ai soggetti con maggiore probabilità di incorrere in un ictus, o in altro evento avverso vascolare, l’opportunità di valutare il proprio grado di rischio. Gli specialisti nel settore della prevenzione cardiovascolare che operano presso l’ospedale Maggiore incontreranno i cittadini sabato 29 ottobre, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, presso gli ambulatori della Clinica geriatrica, al primo piano del padiglione Cattani. È indispensabile la prenotazione al numero telefonico dell’associazione 346.9892871 (dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 20), oppure a mezzo e-mail: alice.parma@virgilio.it.

Durante l’incontro con i medici sarà effettuata una valutazione personale dei fattori di rischio con le misurazioni del colesterolo totale e HDL tramite prelievo di sangue capillare (al dito), della pressione e del polso. Sarà compilato per ogni intervenuto un questionario con domande sui principali fattori di rischio cardiovascolare (fumo, colesterolo, pressione), sulla base del quale sarà rilasciata una breve relazione finale. Per i cittadini con elevato rischio sarà programmato un eco-color doppler delle arterie cerebrali da eseguirsi presso i laboratori dell’area “Stroke Care” (strutture Clinica geriatrica e Neurologia).

L’ictus è il risultato di un’interruzione del flusso del sangue in una parte del cervello. Può essere ischemico (necrosi dei tessuti per ostruzione di un vaso) o emorragico (rottura di un vaso).

La prevenzione dell’ictus rimane l’arma migliore per ridurre la mortalità e migliorare la qualità di vita dei pazienti sopravvissuti, spesso con disabilità. In Italia si registrano infatti circa 200mila nuovi casi di ictus all’anno nonostante, grazie alla prevenzione primaria, in pochi anni la mortalità sia passata dal 20 al 15 per cento. Ma non si può dimenticare il milione di disabili sopravvissuti al danno cerebrale, in tendenziale aumento.

Fondamentale è la diffusione di corrette informazioni sui fattori di rischio (colesterolo, ipertensione arteriosa, malattie cardiache e anche diabete) e i segnali precoci della malattia (paralisi e difficoltà a parlare).

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