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Cronaca Centro / Piazza Giuseppe Garibaldi

Green Money 2, la rivolta della piazza: "Vergogna, Vignali dimettiti"

Dopo gli arresti di stamattina della Guardia di Finanza più di trecento cittadini si sono ritrovati spontaneamente sotto i Portici del Grano per il Consiglio Comunale: contro la corruzione e per la legalità

Per la legalità e contro la corruzione che, come ha ricordato il procuratore Gerardo Laguardia, è molto diffusa, soprattutto all'interno dell'ambiente che gestisce il potere in città: la piazza grida a gran voce il rispetto delle regole del vivere democratico e urla 'vergogna' a chi è accusato di gestire per interessi privati soldi pubblici, di tenere in piedi un sistema di favoritismi e tangenti, così distante dalla gente comune che si trova ancora a fare i conti con la crisi.

Dopo gli arresti effettuati stamattina dalla Guardia di Finanza nei confronti del comandante dei Vigili Urbani, di tre importanti dirigenti comunali e di imprenditori i cittadini di Parma hanno affidato alla spontanea scesa in piazza tutta la loro rabbia. In contemporanea al Consiglio Comunale, che si è svolto regolarmente come previsto,  più di trecento persone si sono ritrovate sotto ai Portici del Grano, dopo un appello lanciato in prima istanza dal Popolo Viola ma poi accresciuto di presenze diverse grazie al tam tam anche della rete internet. Nessuna bandiera di partiti o organizzazioni politiche, solo la voglia di gridare, senza delega, tutta la rabbia per un sistema scoperchiato oggi dall'indagine Green Money 2 sulle tangenti nel verde pubblico.

La richiesta unita della piazza sono state le dimissioni di Pietro Vignali, molto legato ai due funzionari arrestati oggi, e della giunta comunale: i manifestanti, colorati e rumorosi, al grido di "vergogna, vergogna" hanno portato avanti una protesta pacifica che ha visto momenti di tensione quando carabinieri e poliziotti si sono schierati all'ingresso della scalinata che accede alla sala del Consiglio Comunale impedendo l'ingresso ai cittadini. Molti i cartelli mostrati dai manifestanti, da 'Vignali dimettiti' a 'Vogliamo più sicurezza, meno Jacobazzi', 'San Giovanni scopre gli inganni' Alcuni esponenti della Giunta Vignali, Lorenzo Lasagna, Giuseppe Pellacini e Giorgio Aiello, sono stati accolti da fischi e grida dai manifestanti: scortati dalla polizia hanno poi raggiunto le loro auto. protestagreenoney_original

Dopo l'uscita del consigliere Moine c'è stata una breve carica della polizia, schierata in antisommossa, che ha usato i manganelli e gli scudi contro le persone che erano più a ridosso della porta d'ingresso del Comune: due ragazzi sono stati colpiti alla testa, tre ragazze al braccio. "Abbiamo chiesto a chi poteva di venire qui sotto per manifestare per la città - ha ricordato Enrico Arillo, referente del Popolo Viola di Parma- perchè il sindaco e gli assessori sono li per la città: quando trovi che i tre principali funzionari legati al sindaco vengono arrestati per delle accuse così gravi, questo ti fa pensare.

Chi è che ha firmato le delibere per quei lavori, i cui soldi sono girati per fare i lavori nelle case private? Chi è il responsabie delle azioni dei propri dirigenti, politicamente Vignali è responsabile. L'unica mossa che può fare per il rispetto di Parma è dimettersi così che venga cominato un commissario prefettizio fino alle elezioni". La protesta è prroseguita dalle 15.30 fino a tardo pomeriggio, alle otto e trenta l'ex-sindaco di Parma Elvio Ubaldi si è fermato a parlare con i manifestanti, prendendo le distanze soprattutto dalla gestione edilizia della Giunta Vignali.

 

 

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