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Cronaca Cortile San Martino / Via Colorno

Gruppo Tas, sciopero ad oltranza dei lavoratori ex Data Systems

La mobilitazione fa seguito all'annuncio da parte della direzione aziendale di chiudere la sede di Parma. Chiusura che porterebbe al trasferimento di tutti i dipendenti nelle sedi di Bologna e Milano

Da venerdì 15 luglio le lavoratrici ed i lavoratori della sede di Parma di Tas S.p.a. (ex Data Systems) sono in sciopero ad oltranza. Anche domani, martedì 26 luglio, mercoledì 27 e giovedì 28 gli scioperi saranno attuati per l’intera giornata di lavoro. Inoltre, in concomitanza con una riunione dei componenti del consiglio di amministrazione, domani 26 luglio si terrà un presidio davanti alla sede di via Colorno a Parma, a partire dalle ore 9. Mentre giovedì 28 luglio, giorno dell’incontro fra direzione aziendale e rappresentanze sindacali a Parma, lo sciopero vedrà coinvolti i lavoratori Tas di tutte le sedi italiane. Al presidio, che si terrà sempre davanti alla sede di Parma, è prevista la partecipazione di lavoratrici e lavoratori provenienti anche dalle sedi di Bologna e Roma.

Tale mobilitazione fa seguito all’annuncio da parte della direzione aziendale di chiudere la sede di Parma a causa delle difficoltà in cui si trova il gruppo nel suo complesso. Chiusura che nelle intenzioni aziendali è da attuarsi entro la fine dell’anno con conseguente trasferimento di tutti i dipendenti sulle sedi di Bologna e Milano.

“Le iniziative di lotta – spiega Davide Fellini, della Fiom Cgil di Parma - si sono rese necessarie affinché l’azienda desista dalla propria decisione di chiusura di una sede e per avviare, invece, un confronto sulle reali criticità economiche, finanziarie e organizzative dell’azienda al fine di mettere a punto soluzioni condivise in grado di dare una prospettiva di continuità produttiva ed occupazionale certa per tutti i dipendenti del gruppo. Soluzioni che in passato si è sempre stati in grado di trovare e che, al contrario, in questa occasione, l’azienda, attuando una scelta unilaterale, sembra rifiutare”.

La settimana scorsa, è stata chiesta la convocazione del tavolo istituzionale alla Regione Emilia-Romagna, alla Provincia e al Comune di Parma, per illustrare una situazione che rischia di avere un impatto occupazionale negativo pesantissimo per il territorio di Parma e l’azienda nel suo complesso, con perdita non solo di posti di lavoro, ma anche di professionalità di alto livello di cui una parte legate ad importanti realtà bancarie di Parma.

Il sindacato di categoria e la RSU aziendale ritengono pertanto importante che vengano messe in campo tutte le iniziative utili e necessarie per garantire non solo la permanenza della sede di Parma, ma anche per ricreare le condizioni legate alle competenze ed alle professionalità individuali, al mercato ed ai prodotti tali da consentire una vera ripresa di Tas.

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