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Cronaca Oltretorrente / Piazza Guido Picelli

Picelli, domani commemorazione a 75 anni dalla morte

Il ricordo del Comitato Antifascista è previsto alle ore 11 davanti al busto eretto in onore dell'eroe delle Barricate Antifasciste morto in battaglia il 5 gennaio 1937 in Spagna

Domani, giovedì 5 gennaio alle ore 11 davanti al busto a lui dedicato in Piazza Picelli si terrà la commemorazione della morte di Guido Picelli, avvenuta il 5 gennaio 1937 durante la Guerra Civile Spagnola sul fronte di Mirabueno. L'eroe più noto delle Barricate Antifasciste dell'agosto del 1922 a Parma sarà ricordato dal Comitato Antifascista e per la memoria storica di Parma. Dopo tanti anni di attesa il busto dedicato a Picelli fu inaugurato in aprile, non senza polemiche.

"Nato a Parma nel 1889 -ricorda in una breve biografia il Comitato Antifascista- medaglia di bronzo alla prima guerra mondiale, aderente dal 1919 al Partito Socialista per il quale due anni dopo venne eletto deputato in Parlamento, Guido Picelli nel 1922 fu a capo degli «Arditi del Popolo», l’ organizzazione di autodifesa proletaria comprendente antifascisti di diverse tendenze (socialisti, anarchici, cattolici, comunisti, ecc.) con la quale emerse come la massima guida nella battaglia di Parma contro le squadracce fasciste. I primi di agosto del ‘22 le barricate erette nei quartieri popolari di Parma dell’Oltretorrente e Saffi-Naviglio respinsero le migliaia di fascisti appositamente affluiti da fuori città al comando di Italo Balbo.

"Un caso quasi unico in Italia di resistenza armata e vittoriosa già all’insorgere del fascismo. Alle elezioni del 1924, svoltesi in una situazione di dilaganti intimidazioni e violenze fasciste e con la famigerata “legge Acerbo”, fu eletto in Parlamento deputato per il Partito Comunista; poche settimane dopo, la mattina del 1° maggio festa dei lavoratori, fece sventolare una bandiera rossa sul balcone del palazzo della Camera. Fu arrestato in seguito alle leggi speciali del regime e condannato a cinque anni di confino. Espatriato clandestinamente in Francia, si rifugiò in Belgio, e poi raggiunse l’Unione Sovietica. Allo scoppio della guerra di Spagna nel 1936 si arruolò nelle Brigate Internazionali dei volontari che andarono a combattere per la difesa della Repubblica spagnola contro l’esercito fascista di Franco. Comandante della 1^ Compagnia del Battaglione Garibaldi, cadde in combattimento sul fronte di Mirabueno il 5 gennaio 1937".
 

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